Lago di Garda, per la sicurezza stradale e l’acqua pulita c’è anche un’emergenza finanziaria
All’assemblea della Comunità del Garda quaranta sindaci e la presidente Mariastella Gelmini
LAGO DI GARDA. Le maggiori criticità sono quelle delle frane e del lago pulito, interventi che richiedono una disponibilità economica ben maggiore a quanto finora a disposizione. Alcuni esempi. Il costo del depuratore la cui realizzazione rispetta le tempistiche previste è aumentato di 70 milioni e così i cento milioni a fondo perduto a disposizione, sono insufficienti.
Nel bresciano per i nuovi collettori ed il depuratore di Gavardo, il costo complessivo è passato da 120 a 204 milioni con un finanziamento ministeriale disponibile di 60. Situazione che è emersa dalla recente assemblea della Comunità del Garda che di conseguenza ha fissato due priorità: ridisegnare e mettere in sicurezza la viabilità con particolare attenzione per la Gardesana e la Strada della Forra; ma anche alla pericolosità della circolazione promiscua mezzi a motori e biciclette sulle trafficate strade del Basso Garda, ma anche il nuovo sistema di depuratori e collettori della sponda bresciana.
All’assemblea hanno preso parte quaranta sindaci e la presidente Mariastella Gelmini che ha messo in un secondo piano rispetto alle priorità, il completamento della ciclabile. L’impegno sarà quello di coinvolgere Anas, Governo e Ministero dei Trasporti per approvare interventi importanti per garantire la sicurezza per un progetto complessivo che dovrà essere di sintesi per la mobilità su gomma, su ferro ed in acqua: per quest’ultima si pensa alla metropolitana del Garda con mezzi nautici.