la storia

Lago di Garda, gli effetti (pesanti) del Covid sulla bocciofila. Che ora punta su giovani e donne

Il gruppo di Cavaion era arrivato a superare gli 80 membri ma ora gli agonisti sono 25. Il bocciodromo durante la pandemia usato come hub vaccinale 



LAGO DI GARDA. Venticinque anni d’attività, messi a dura prova da un biennio di sosta forzata dovuta alla pandemia che costringe il presidente della bocciofila di Cavaion Giangaetano Gottardelli ad impegnarsi nella ricostruzione della squadra.

“Al contrario di altre società che bene o male hanno potuto allenarsi, noi siamo stati costretti a interrompere tutte le nostre attività perché il Comune ha trasformato il bocciodromo in un hub vaccinale. E non è stato nemmeno semplice tornare ad averne la disponibilità”.

Quando si parla di ricostruzione della squadra cosa intende? “Prima di tutto l’inattività ci ha fatto perdere tutti gli sponsor, poi anche tanti giocatori: oggi abbiamo 55 iscritti, ma solo 25 agonisti. Per provare a coinvolgere il maggior numero di persone possibili ogni settimana organizziamo una gara sociale alla quale segue pranzo o cena tutti insieme. La fortuna è che il bocciodromo si trova all’interno di una struttura polivalente nella quale si trova anche un ristorante-pizzeria. A tavola ci ritrova in molti di più rispetto a chi ha giocato e così cerchiamo di creare un gruppo”.

E non manca nemmeno il sogno. “Esatto. Sarebbe quello di riuscire a creare una squadra di giovani – composta magari dai figli o dai nipoti dei nostri senior – coinvolgendo anche le mamme per arrivare ad avere anche una squadra femminile”.

La Bocciofila di Cavaion è nata nel 1992 su iniziativa di alcuni residenti che frequentavano il bocciodromo che allora si trovava vicino al Circolo Anziani. A giocare arrivavano anche dai paesi vicini ed è stato un modo per far crescere la società fino all’affiliazione alla Federazione Italiana Bocce avvenuta nel 1995. Cinque anni dopo il Comune ha costruito il nuovo centro sportivo (palazzetto dello sport, bocciodromo e ristorante) e così c’è stata la possibilità del debutto nell’attività agonistica. Grazie al contributo di tutti, ma in particolar modo degli sponsor, il bocciodromo è stato dotato di numerose strutture che lo hanno fatto diventare un impianto invidiato dalle altre realtà.

“Quando sembrava che tutto andasse per il meglio – osserva il presidente Giangaetano Gottardelli a capo di un direttivo composto da Valentino Rossi vicepresidente, Stefano Taddeo segretario e dai consiglieri Luciano Salvetti, Silvano Gaiardelli, Giancarlo Brugnoli e Rinaldo Bottura – la pandemia ci ha costretto ad una sosta forzata. Pensi che avevamo superato gli ottanta soci effettivi. Non molliamo di certo chi non si è iscritto: cercheremo di convincerli per il 2023”.

La Bocciofila Cavaion ha stretto rapporti anche col Trentino: è a Sfruz la gara sociale di agosto, mentre con Brentonico ci sono frequenti scambi di partecipazione ai tornei organizzati.

Persi i giocatori di categoria A, oggi l’Asd Bocciofila Cavaion partecipa ai campionati di categoria B e C con i seguenti giocatori: Mario Bonazzo (B), Sante Bonetti (C), Giancarlo Brugnoli (B), Rinaldo Bottura (C), Renzo Cagliari (B), Franco Campagnari (C), Gianluigi Cereser (C), Fiorenzo Comencini ( C), Marco Cordioli (C), Silvano Gaiardelli (C), Mario Giacomazzi (B), Giangaetano Gottardelli (C), Giovanni Monaco (B), Bruno Morando (B), Enzo Pachera (C), Sergio Parolini (B), Giovanni Pietropoli (D), Pierluigi Pilia (C), Valentino Rossi (C), Vincenzo Rudari (C), Luigi Luciano Salvetti (B), Franco Sandri (C), Stefano Taddeo (C), Nello Tezza (B). D.P.













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