Lago di Garda, acqua troppo calda: prorogato fino al 31 gennaio il divieto di pesca del coregone
Le alte temperature dell’acqua non favoriscono la riproduzione. Presto un incontro fra gli assessori di Trentino, Lombardia e Veneto sul tema dell’autonomia di gestione
LAGO DI GARDA. Il divieto di pesca del coregone è prorogato fino al 31
gennaio come dal provvedimento emanato Regione Veneto, Lombardia e
condiviso dalla Provincia di Trento. Il prolungamento del divieto di
pesca è dovuto alle alte temperature dell’acqua che non favoriscono la
riproduzione sia del coregone-lavarello che delle alborelle. L’attuale
temperatura è di 10 gradi, ma per favorire la frega ce ne vorrebbero
non più di 7. Un problema che rende ancora più complessa la già
difficile situazione del ripopolamento del coregone bloccata fino a
giugno da un provvedimento del Ministero della Transizione Ecologica.
Ma se fino ad oggi è stato un susseguirsi di provvedimenti temporanei,
la data del 31 gennaio come termine del divieto di pesca diverrà
normativa con l’introduzione del nuovo regolamento di pesca. Filippo
Gavazzoni assessore al Comune di Peschiera e vice presidente della
Comunità del Garda prepara la rivoluzione: “La base di partenza è
quella di garantire al pesce la riproduzione naturale, molto più
efficace di quella artificiale. Chiederò però anche che la Comunità
del Garda possa gestire direttamente le acque del lago, dandole così
potere decisionale sui regolamenti, la concessione delle licenze di
pesca, ripopolamenti e recupero degli habitat”.
Prossimo sarà un incontro tra i tre assessori competenti (Giulia Zanotelli per il Trentino, Alessandro Beduschi per la Lombardia e Cristiano Corazzari
per il Veneto, promosso dall’assessore Gavazzoni che affronterà il
tema dell’autonomia di gestione; tema che verrà poi discusso anche in
occasione dell’assemblea della Comunità del Garda prevista per il 20
gennaio a Palazzo Martini di Riva del Garda. In quell’occasione
all’ordine del giorno anche la rielaborazione dei livelli del Lago
aggiornati l’ultima volta nel 1965.