Granchio blu, mentre sul Garda è polemica trovati due esemplari anche nella bassa padovana
Da Padova arriva la notizia del ritrovamento di granchi blu ( morti ) sulla terra ferma in località Sant’Elena, lontano dal mare col corso d’acqua più vicino distante più di 500 metri
Basso Garda. Per molti l’unica speranza che il granchio blu non colonizzi anche il Lago di Garda è legata alla temperatura dell’acqua che se è troppo bassa ne blocca l’espansione. In questo senso però non confortano i recenti inverni miti quindi è preoccupazione generalizzata. Esplosiva la dichiarazione di Roberto Rizzotti della Dirlindana Club di Malcesine che dichiara: «La situazione del lago è catastrofica. Non si decide nulla e i tempi sono infiniti: l’anguilla ha la diossina, le alborelle non si riproducono, le spiagge sono territori deserti. Adesso il gambero della Louisiana si è messo in mezzo e a questo aggiungiamoci il pesce siluro che comincia a prendere dimestichezza con fondali medio bassi: se dovesse acclimatarsi anche nel nord del Garda è finita. A livello regionale ci dicono che la trota fario è un pesce alloctono, così come il coregone - lavarello e non vanno quindi immessi nel Garda. Mi chiedo: Cosa riproduciamo? Abbiamo le indicazioni che arrivano dai subacquei e non solo sul pesce ma anche sulle alghe e l’ecosistema che non sembra godere di ottima salute».
Filippo Gavazzoni vicepresidente della Comunità del Garda e assessore al Comune di Peschiera ribatte: «Il pesce siluro sono ormai 40 anni che si trova nel basso lago, il gambero della Louisiana una ventina. Il granchio blu? Non è arrivato nel Garda e non sappiamo ancora se potrà farlo, pertanto tutto è da comprendere. Non basta guardare il fondale o pescare per trarre conclusioni affrettate sull’evoluzione biologica. Ci sono buoni indicatori, ad esempio per l’alborella: l’abbiamo rivista negli ultimi anni, dopo decenni di rarefazione. Il discorso trota fario è una questione regionale, ma un pesce non fa la differenza tra un lago in salute o meno».
Polemica anche l’Unione Pescatori dilettanti alla quale fanno riferimento una decina di associazioni delle tre sponde del Garda per un totale di 600 pescatori per la quale c’è poca attenzione da parte delle regioni alle quali il lago di Garda appartiene.
La richiesta di un regolamento di pesca molto più ristrettivo rispetto all’attuale è ormai datata. Per l’Unione sarebbe necessario anche prolungare i divieti di pesca per alcune specie come sarebbe da vietare l’utilizzo di pesce vivo proveniente da fuori lago come esca per evitarne l’entrata in circolo. Mentre la discussione s’accende, da Padova arriva la notizia del ritrovamento di granchi blu ( morti ) sulla terra ferma in località Sant’Elena decisamente lontano dal mare col corso d’acqua più vicino distante più di 500 metri.
Alla base ci potrebbe essere un comportamento non corretto da parte di chi potrebbe averlo abbandonato dopo averlo catturato tenuto per curiosità. Considerando che il granchio blu è già presente nel canale Vigenzone a Pernumia, come nella Canaletta di Terassa Padovana a conferma di come ormai si trovi a suo agio anche nei canali di scolo della Bassa padovana