Garda, il futuro della strada della Forra è un rebus

Dopo la frana dello scorso 16 dicembre le prospettive non sono incoraggianti e si teme una chiusura pluriennale
VIDEO La montagna frana e finisce nel lago
FOTO Una nuvola bianca


Daniele Peretti


TREMOSINE. Quale futuro per la strada della Forra dopo la frana dello scorso 16 dicembre? Le prospettive non sono per nulla ottimistiche e la preoccupazione tra i residenti è palpabile. Consideriamo solo che tre anni fa a seguito di uno smottamento di portata decisamente inferiore, la strada panoramica rimase chiusa per 500 giorni, riaprendo solo il 26 maggio del 2022.

A parte l’attrattiva turistica, la Forra è una strada di collegamento molto frequentata dai residenti, senza la quale oltre ad essere isolati, sono costretti ad adottare chilometrici percorsi alternativi quali la Tignalga e Sp 115 in direzione di Limone.

Il temporaneo bilancio del sindaco di Tremosine Battista Girardi: “ Si aspetta l’assestamento generale della frana sul versante . Le soluzioni sul tavolo sono essenzialmente due : o si rafforza la volta interna della galleria o si progetta un nuovo tunnel viario alla Forra. Si propende per la prima ipotesi. Adesso siamo in attesa delle rilevazioni dal corpo della frana. Per quanto mi riguarda aspetto di essere convocato per l’incontro urgente in Provincia. Al riguardo non ho notizie aggiornate, resto alle informazioni fornite all’inizio delle festività e non sono in grado di capire al momento cosa intendono fare per le problematiche legate al transito».

Non solo la criticità della strada, ma anche quella del depuratore ancora fuori uso per la quale il sindaco non è molto ottimista: «È tutto legato al fronte della frana, pare di capire che si voglia optare per il ripristino della tubatura in modalità provvisoria Tutto può andare bene in questi frangenti di estrema urgenza (la fognatura di Tremosine ovest, danneggiata, scarica a lago) ma credo si debba prendere in considerazione anche di riposizionare i tubi in galleria per mettere definitivamente al sicuro tutta la fognatura. Va bene ipotizzare soluzioni temporanee, ma credo si debba entrare nell’ordine delle idee di soluzioni definitive per mitigare rischi in futuro».

Considerando che l’inizio della stagione turistica corrisponde alla settimana di Pasqua, ci sarebbe un buon margine di tempo, ma questa situazione di stallo rischia di compromettere tutto. Attivo dal 2010, il depuratore al servizio dei Comuni di Tremosine e Limone è tarato per reflui fognari fino a 28mila persone, per un’area che durante l’anno cambia stagionalmente il numero dei residenti. Solo sul promontorio di Tremosine si passa dai 2 mila residenti in inverno, fino quasi al triplo della stagione estiva a causa anche della moltitudine di seconde abitazioni.

In conclusione il timore diffuso è quello di una chiusura pluriennale.













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