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Caro energia, la Cartiera Burgo sul Garda si ferma: cassa integrazione

Stop da oggi per 10 giorni: era dal 2010 che non ricorreva alla misura. «Gli ordini ci sono, ma i costi sono insostenibili» 

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Daniele Peretti


LAGO DI GARDA. La Cartiera del Gruppo Burgo di Toscolano Maderno chiude per dieci giorni (da oggi 17 settembre a lunedì 26) mettendo in cassa integrazione tutti i dipendenti eccezion fatta per una decina di lavoratori addetti alla manutenzione ordinaria.

La notizia girava da qualche giorno e la cassa integrazione è il primo effetto del caro bollette. Se il prezzo del gas sfonda quota 300 euro per megawattora si produce in perdita e diventa quindi impossibile tenere aperto per un problema che non riguarda solo la fabbrica di Toscolano Maderno, ma che coinvolge tutto il settore delle imprese cartarie.

Tornando all’azienda del Gruppo Burgo era dal 2010 che non si ricorreva alla cassa integrazione, a parte una decina di giorni per il Natale dello scorso anno, perché il prodotto finito – carta alimentare, carta speciale per etichette o quelle metallizzate per le bottiglie della birra – era molto richiesto.

Al momento non è chiaro cosa potrà succedere al termine del periodo di cassa integrazione: “Abbiamo firmato per 10 giorni di cassa integrazione – dice Marco Drera, segretario generale della Slc Cgil di Brescia al termine dell’incontro con l’azienda – dal 17 al 26 settembre. L’azienda non ha per ora confermato altre chiusure. Stanno cercando di strappare accordi sostenibili per la fornitura di gas. Si cercano soluzioni con Burgo Energia che consentano di continuare con la produzione. Anche perché gli ordini non mancano, è solo un problema di costi energetici. Ma produrre in perdita è impensabile».

Al momento è stato fissato un nuovo incontro tra sindacati e vertici aziendali in programma per il 26 e 27 settembre nella sede del Gruppo Burgo a Vicenza.













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