Via libera al decreto lavoro. Il governo: «Fino a 100 euro in più in busta paga»
Approvato dal consiglio dei ministri il provvedimento che taglia il cuneo fiscale di 6 punti per i redditi fino a 35 mila euro
ROMA. Via libera dal consiglio dei ministri alle nuove misure per sostenere l'occupazione. Nel provvedimento, si va dai 5,4 miliardi per l'esordio dell'Assegno di inclusione, che con l'addio all'Rdc arriverà dal 2024, al taglio del cuneo fiscale, che sale di altri quattro punti per il periodo da luglio a tutto novembre di quest'anno, raggiungendo i 6 punti per i redditi fino a 35mila euro e i 7 punti fino a 25 mila. L'aumento in busta paga viene stimato dal ministero dell'Economia, tra luglio e dicembre, fino a 100 euro mensili medi. Ma anche più fringe benefit, ovvero i bonus aziendali non tassati, per i lavoratori con figli.
«Nel giorno della festa del lavoro, il governo sceglie di lavorare e dare risposte a coloro che legittimamente aspirano a cambiare la loro posizione e lo facciamo con una serie di provvedimenti articolati, il più importante tra tutti è il taglio delle tasse sul lavoro», commenta in un video la premier Giorgia Meloni.
Intanto il sindacato celebra il Primo maggio nel segno dei 75 anni della Costituzione, aprendo i suoi cortei con il primo articolo della Carta: 'L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro'. Il leader della Cgil Landini attacca il governo, accusandolo di mettere delle toppe e di andare avanti a colpi di propaganda, e rilancia la mobilitazione: 'Oggi è la festa del lavoro, non del governo'. Dalla Uil, riferendosi alle nuove misure sul lavoro, Bombardieri dice che non basta un decreto per sostenere l'occupazione, e servono risposte sulla precarietà e la sicurezza. E per la Cisl, Sbarra promette che le risposte dell'esecutivo saranno valutate senza fare sconti.