il lutto

Università di Padova, la Rettrice: "La laurea per Giulia ci sarà di sicuro"

Sulle tempistiche: "Questo è il momento di rispettare il dolore della famiglia, del papà e dei fratelli"



PADOVA. "Giulia doveva laurearsi giovedì scorso. Con il suo cognome, Cecchettin, era la prima studentessa attesa alle 8 e mezza per la consegna della laurea in Ingegneria. Una laurea che ci sarà, ci sarà di sicuro".

Lo ha detto la rettrice dell'Università di Padova, Maddalena Mapelli, durante un convegno in aula magna aperto con un inuto di silenzio in ricordo della giovane uccisa.

"Ma questo - ha aggiunto - è il momento di rispettare il dolore della famiglia, del papà e dei fratelli di Giulia. Quando sarà il momento contatteremo la famiglia per una cerimonia con le tempistiche e le modalità che la famiglia vorrà accettare" conclude Mapelli.

Flash mob degli studenti a ingegneria di Padova, il corso di laurea di Giulia Cecchettin

PADOVA. Centinaia di studenti si sono radunati stamani nel cortile del corso di laurea in Ingegneria frequentato da Giulia Cecchettin, per un flash mob rumoroso contro i femminicidi in Italia.

Alla manifestazione è stato presenta anche il direttore di Dipartimento, il Gaudenzio Meneghesso, mentre nelle aule l'inizio delle lezioni è stato introdotto da un minuto di silenzio. Presenta anche Emma Ruzzon, presidente del Consiglio degli studenti, secondo cui "dobbiamo riconoscere la matrice di questa morte.

Quello di Giulia Cecchettin è un femminicidio, serve avere il coraggio di riconoscere che il sistema in cui siamo è intriso di una profonda e radicata cultura dello stupro. Soprattutto però, deve arrivare l'impegno delle Istituzioni, dello Stato, della Scuola e delle Università". Sempre a Padova, la Rete degli Studenti ha organizzato l'esposizione di striscioni nelle scuole superiori della città, tra cui il liceo Tito Livio, frequentato da Giulia: "Che questa scuola possa cambiare, perché sia davvero l'ultima", recitano. (ANSA).













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