CORONAVIRUS

Scuola, il piano del ministro Bianchi: rientro con tamponi rapidi per tutti, nidi e materne comprese

A livello nazionale si punta a riaprire dopo Pasqua, in Trentino già il 29 e 30 ma solo se si tornerà in zona arancione



ROMA. La scuola si prepara a ripartire dopo Pasqua, per l'ennesima volta in epoca Covid. Il primo giorno tutti gli studenti dovranno essere sottoposti a tampone rapido. Bambini di nidi e materne comprese. Sarebbe questo il piano del ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi. Nel vertice Stato-regioni si parlerà anche di questo. Il Trentino vorrebbe partire già il 29 e 30, ma solo se si tornerà in zona arancione, ipotesi che sembra farsi sempre più lontana.

Le parole di nuovo nette di Mario Draghi sulla riapertura in primis dell'istruzione allo scadere del decreto legge il 6 aprile riattizzano il dibattito nel governo su quando e come riaprire, fino a che ordine e grado e se anche in zona rossa oppure no. "Stiamo lavorando intensamente per far tornare tutti gli studenti nelle aule, al più presto, imprimendo una vigorosa accelerazione al piano vaccinale - dice il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi -. Stiamo investendo risorse ed impegno per far rientrare tutti a partire dai più piccoli, che frequentano la scuola dell'infanzia e la primaria. Ma l'obiettivo è non fermarsi a loro".

"Oltre la metà del personale scolastico è stato vaccinato", ha aggiunto parlando in Parlamento, riferendo di un incontro con il commissario all'emergenza Francesco Figliuolo e il coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts) Franco Locatelli. L'opzione più largamente condivisa nella maggioranza è che dal 7 aprile tornino in classe tutti i bambini fino alla prima media, anche nelle zone rosse. Ancora tutta da discutere l'ipotesi di ripristinare almeno una percentuale di didattica in presenza per i ragazzi delle classi superiori.

Una riunione della cabina di regia del premier con i ministri sul Covid potrebbe tenersi a breve, forse venerdì, ma non ci sono ancora convocazioni ufficiali. E' comunque difficile, spiegano diverse fonti, che una decisione finale sulle misure del decreto sia presa prima della prossima settimana, quando si valuterà sulla base dei dati aggiornati del monitoraggio.













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