Mottarone, è bufera sul cambio del giudice, avvocati sul piede guerra. E il piccolo Eitan sta cominciando a capire la disgrazia
Sarà il consiglio giudiziario della Corte d'appello di Torino a occuparsi della vicenda che sta scatenando diverse polemiche. E c'è la registrazione della chiamata al 118 subito dopo la tragedia
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TORINO. Sarà il consiglio giudiziario della Corte d'appello di Torino a occuparsi del garbuglio di Verbania, dove il giudice che si occupava dell'inchiesta sul Mottarone, Donatella Banci Buonamici, che aveva scarcerato due indagati su tre, è stata sostituta in corso d'opera. Il presidente del tribunale, Luigi Montefusco, ha trasmesso le carte al "parlamento" della magistratura piemontese per "le valutazioni di competenza". Oltre a ricostruire con esattezza l'accaduto si cercherà di capire se vi sia stata o meno una "disfunzione" nel corretto funzionamento dell'ufficio e, nel caso, inoltrare una segnalazione al Csm.
Gli avvocati, intanto, sono sul piede di guerra. Alcuni dei difensori fanno sapere di stare valutando se chiedere lo spostamento dell'inchiesta in un'altra sede per "legittima suspicione".
Proclamato lo stato di agitazione
La Camera penale di Verbania ha proclamato lo stato di agitazione con una giornata di astensione dalle udienze (il 22 giugno) e quelle di Torino, Alessandria, Novara e Vercelli si sono associate a tamburo battente. Da Roma, l'Unione delle Camere penali la mette giù dura: "Un Paese nel quale può accadere che un Giudice che adotta decisioni sgradite all'Accusa venga bruscamente eliminato dallo scenario processuale, è un Paese che calpesta la Costituzione". "Parlerò nelle sedi opportune" sono le uniche parole di Banci Buonamici.
La telefonata al 118 a mezzogiorno del 23 maggio
"E' caduta una cabina della funivia di Stresa, in cima al Mottarone. Stiamo mandando tutti i mezzi che riusciamo a recuperare.... che casino". E' la telefonata con cui un'operatrice del 118 comunica ai carabinieri quanto successe il 23 maggio poco dopo mezzogiorno. Il bilancio sarà di 14 morti.
Intanto Eitan comincia a capire cosa è successo
L'unico sopravvissuto è un bimbo di 5 anni, Eitan, ancora ricoverato a Torino e in via di miglioramento. Il legale di famiglia, Cristina Pagni, afferma che sta cominciando a capire cosa è successo: "Lo sta imparando attraverso la famiglia e gli psicologi, con tutta la delicatezza del caso".