Meloni, politiche migratorie italiane diventano quelle dell'Ue

Difendere i confini sta funzionando per noi e anche per l'Europa

ROMA


(ANSA) - ROMA, 15 OTT - "Devo ricordare che ormai le politiche migratorie del governo italiano sono diventate le politiche migratorie dell'Unione europea". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in aula alla Camera, in sede di replica nel dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo, riassumendo poi i "dieci punti" del programma sulle migrazioni illegali contenuto nella lettera che la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha inviato ai leader alla vigilia del vertice. "Non penso che l'interesse dell'Italia sia quello di concentrarsi sulla redistribuzione. La penso in maniera opposta, facciamo valutazioni diverse. Ovviamente - ha continuato - noi non redistribuiremo mai un numero significativo di migranti illegali rispetto a quelli che arrivano, se a monte non difenderemo i confini esterni. Ai colleghi europei ho detto che l'unico modo per risolvere il problema per tutti e non pretendere di scaricarlo uno sull'altro è lavorare a monte sule cause delle migrazioni illegali. Io credo che questa sia la soluzione, sta funzionando per l'Italia e credo che funzioni per l'Europa. I numeri ci danno ragione". (ANSA).













Scuola & Ricerca

In primo piano

l’intesa

Famiglie Cooperative, rinnovato il contratto integrativo ma solo con la Cisl: interessati 1.900 lavoratori. Il no della Cgil

La Federazione esprime soddisfazione per l’intesa raggiunta con Fisascat e conferma la disponibilità a proseguire il dialogo con le sigle non firmatarie. Dal Sasso: «Percorso tortuoso ma abbiamo lavorato per una soluzione che va nella direzione di un miglioramento comune». Bozzato della Filcams: "Non possiamo accettare deroghe agli accordi nazionali a fronte anche di un peggioramento economico" (nella foto la stretta di mano fra Dalpalù e Bertolissi)