l’appello

L’Unicef: “In Birmania siano rispettati i diritti dei bambini”

Il comunicato è stato diffuso dall’agenzia delle Nazioni Unite dopo il colpo di stato che ha portato in carcere la presidente Aung San Suu Kyi (nella foto con l’ex presidente Usa Barack Obama)



BIRMANIA. L'Unicef è profondamente preoccupato per l'impatto della crisi in corso in Myanmar sul benessere dei bambini e ricorda a tutte le parti i loro obblighi a rispettare i diritti dei bambini sanciti dalla Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, di cui il Myanmar è Stato Parte, e dalla Legge sui Diritti dei Bambini del Myanmar promulgata a luglio 2019. Lo si legge in un comunicato diffuso dall'agenzia delle Nazioni Unite.

Questi diritti includono quello alla protezione, alla partecipazione, a riunioni pacifiche e alla libertà di espressione. Inoltre, includono la libertà dalla detenzione illegale o arbitraria o dalla separazione dai genitori. In situazioni di crisi, - continua il comunicato - i bambini sono spesso colpiti in modo sproporzionato e, come prima considerazione, è fondamentale che le tutte le parti rispettino il superiore interesse dei bambini, uno dei principi centrali della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell'Adolescenza.

Nel contesto delle manifestazioni e degli eventi in corso, e delle notizie di ferimenti, alcuni potenzialmente mortali, l'Unicef chiede a tutti gli attori, comprese le forze di sicurezza, di esercitare la massima moderazione, di risolvere le differenze attraverso mezzi costruttivi e pacifici, e di dare priorità alla protezione e alla sicurezza dei bambini e dei giovani mentre esprimono le loro opinioni.













Scuola & Ricerca

In primo piano