il cordoglio

L’addio di Mancini a Vialli: «Perdo un fratello, sognavo il miracolo»

Lunedì funerali privati a Londra, lutto cittadino a Cremona



ROMA. "E' una grande perdita, per me, per la sua famiglia prima di tutto e per tutto il calcio italiano. Perdo un fratello, speravo in un miracolo". Roberto Mancini esprime il suo dolore il giorno dopo la morte del suo 'gemello' Vialli in una intervista realizzata e diffusa dalla Figc.

"Ci siamo visti, abbiamo parlato, scherzato, lui era sempre di buon umore e questo un po' mi risolleva - racconta il ct azzurro -. Luca era gioia e va ricordato così".

Lunedì 9 gennaio, nel giorno in cui a Londra verranno celebrati i funerali con una cerimonia privata voluta dalla famiglia, nella sua Cremona sarà lutto cittadino. 

Da "leggenda a Re Leone", il mondo, soprattutto quello oltremanica, omaggia Gianluca Vialli. La stampa inglese in particolare ricorda commossa l'allenatore e giocatore del Chelsea, morto ieri a Londra a soli 58 anni a causa di un tumore al pancreas. A Londra dove l'ex attaccante di Cremonese, Sampdoria, Juventus aveva la residenza e dove lo hanno ricordato come una figura indimenticabile per la Premier.
A partire dal Sun che dedica l'apertura alla "morte di una leggenda" con una carrellata di fotografie e messaggi delle squadre che ha allenato e in cui ha giocato, mentre il Mirror lo descrive come 'il Re Leone del Chelsea'. Anche Il Times saluta "L'energico attaccante dell'Italia e del Chelsea che sostitui' Ruud Gullit come manager a Stamford Bridge e guidò il club a cinque trofei. Gianluca Vialli e' stato uno dei migliori attaccanti d'Europa e ha contribuito alla vittoria di Euro 2020 a Wembley".













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