Green Pass per tutti, dalle colf ai volontari: multe fino a 1500 euro
Interessati 23 milioni di lavoratori, si parte il 15 ottobre. Sospensione dello stipendio dopo 5 giorni e sanzioni fino a 1500 euro. Tamponi a 15 euro in farmacia
ROMA. Magistrati e dipendenti di Bankitalia, colf, badanti, elettricisti e idraulici, ministeriali e dipendenti dei consigli comunali, governatori e consiglieri regionali eletti alle elezioni, volontari: dal 15 ottobre e fino al 31 dicembre, quando è prevista la scadenza dello stato d'emergenza, il Green pass diventa obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro e andrà ad incidere direttamente sulla vita di 23 milioni di italiani di cui 14 milioni e 700mila impiegati nel settore privato.
Obbligo per tutti i lavoratori
Il decreto, 9 articoli nell'ultima bozza, introduce innanzitutto l'obbligo per tutti i dipendenti pubblici: "personale delle amministrazioni pubbliche, delle Autorità amministrative indipendenti, compresa la Consob e la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, della Banca d'Italia, nonché degli enti pubblici economici e degli organi di rilievo costituzionale" nonché tutti i "titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice". E anche a tutti quei soggetti che, "a qualsiasi titolo" svolgono la propria attività lavorativa in un'amministrazione pubblica, anche se con contratti esterni.
La norma vale anche per gli organi costituzionali - Presidenza della Repubblica, Camera, Senato, Corte Costituzionale - ma spetterà a loro definire in che modo applicarlo. Stesso discorso per il settore privato: "chiunque svolge un'attività lavorativa" per accedere al luogo di lavoro è obbligato a "possedere e esibire la certificazione". Sia nel pubblico sia nel privato, non dovranno esibire il Green pass tutti coloro che sono esentati dalla campagna vaccinale.
Green Pass anche nei tribunali ma non per gli avvocati
Il decreto introduce anche una norma ad hoc per l'accesso a tribunali e uffici giudiziari: il Green pass dovranno averlo i magistrati ordinari, amministrativi, contabili, militari e onorari, gli avvocati e i procuratori dello Stato e i componenti delle commissioni tributarie. La norma non varrà però per i legali: le disposizioni, dice il decreto, "non si applicano agli avvocati e altri difensori, consulenti, periti e altri ausiliari del magistrato estranei all'amministrazione della giustizia, testimoni e parti del processo". Un avvocato potrà dunque andare in tribunale senza avere il certificato ma, ad esempio, dovrà mostrarlo per entrare in uno studio legale.
Tamponi a 15 euro
Per non penalizzare ulteriormente chi non vorrà o non può vaccinarsi, il decreto introduce i tamponi a prezzo calmierato per tutti nelle farmacie che hanno aderito al protocollo d'intesa: gratis per chi non si può vaccinare, 8 euro per i minori e 15 euro per tutti gli altri. Nella bozza è prevista per le farmacie che non rispettano i prezzi una sanzione da mille a 10mila euro e il prefetto potrà disporre anche la chiusura dell'attività per 5 giorni.
Tampone molecolare valido 72 ore
Per quanto riguarda i tamponi, con un emendamento al decreto green pass bis, è stata inoltre estesa la validità dell'esito dei molecolari a ore mentre quella degli antigenici continuerà ad essere 48 ore.
Controlli a datori di lavoro, anche verifiche a campione
Il governo ha previsto che a verificare se i lavoratori sono in possesso del Green pass, sia nel pubblico che nel privato, dovranno essere i datori di lavoro ai quali spetta inoltre il compito di definire, entro il 15 ottobre, le "modalità operative per l'organizzazione delle verifiche", che potranno essere anche a campione. Ci dovrà essere un responsabile incaricato degli accertamenti che, in via prioritaria, dovranno essere eseguiti al momento dell'accesso. La validità del green pass potrà essere verificata, nel privato, con la app ''VerifiCa19' mentre nel pubblico il premier, su proposta dei ministri per la pubblica amministrazione e della salute, potrà definire delle linee guida "per la omogenea definizione delle modalità organizzative".
Sanzioni fino a 1500 euro e sospensione dello stipendio
Per chi non ha il Pass è prevista la sospensione dal lavoro dal primo giorno e la sospensione dallo stipendio dal quinto giorno di ingresso senza certificazione verde. In ogni caso, precisa il decreto, "senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro". Inizialmente era stata prevista una differenziazione, con la sospensione dello stipendio fin dal primo giorno nel privato. Poi la correzione di rotta e la scelta del governo di uniformare i trattamenti. In ogni caso, precisa il decreto, "senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro".
Per i datori di lavoro che non effettuano i controlli sono previste inoltre sanzioni da 400 a 1000 euro, mentre dipendenti pubblici, privati e autonomi che verranno sorpresi in un luogo di lavoro senza il pass rischiano una sanzione da 600 a 1.500 euro.
E sanzioni sono previste anche per i magistrati ordinari: l'accesso senza il pass è considerato "illecito disciplinare" ed è sanzionato in base alla normativa di riferimento.