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Gli sfollati in Emilia-Romagna salgono a oltre 36mila: torna la pioggia, allerta rossa

Danni per miliardi, un centinaio i comuni coinvolti. Eretta una barriera per proteggere il centro di Ravenna. Domani attesa la premier Meloni 



BOLOGNA. Sale a più di 36.600 il numero delle persone che hanno dovuto lasciare la propria casa a causa dell'alluvione in Emilia-Romagna. La maggior parte, 27.775, nel ravennate, poi 4.830 in provincia di Forlì-Cesena e 4.012 nel bolognese. Lo riferisce la Regione.

Sono 4.963 (di cui 3.652 nel ravennate, 798 nel bolognese, 509 nel forlivese-cesenate e 4 nel riminese) le persone accolte in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni: scuole, palazzetti e palestre. 

Il numero dei Comuni coinvolti dai danni del maltempo degli ultimi giorni in Emilia-Romagna si avvicina ai cento, un numero triplicato rispetto al Sisma del 2012. Lo ha detto l'assessore regionale alla Protezione civile dell'Emilia-Romagna Irene Priolo. "Il territorio è bombardato, visto dall'alto è impressionate", ha detto Priolo in conferenza stampa. "Stiamo lavorando col dipartimento per il censimento dei comuni da inserire nel decreto fiscale, sarà una mappatura attenta, realtà che oggettivamente hanno avuto danneggiamenti e necessitano dell'entrata in vigore di decreti".

A general view shows a flooded property on May 20, 2023 in the village of Ghibullo, near Ravenna, after floodwaters hit the Emilia-Romagna region. The toll from floods that have devastated Italy's Emilia Romagna region rose to 14 on May 19, amid calls for the government to revive an abandoned project to mitigate the impact of natural disasters. (Photo by Andreas SOLARO / AFP)

Le frane e il maltempo di questi giorni hanno provocato danni per miliardi alle strade, in particolare quelle appenniniche. In alcune realtà "dovremo ricostruire interamente, cambiare completamente la morfologia della rete viaria, sono caduti interi versanti", ha aggiunto Priolo. E le frane "non sono ferme", ha spiegato.

Intanto è tornata la pioggia sull'Emilia-Romagna già duramente colpita: ci sono ancora vaste aree sott'acqua, le frane stanno mettendo in ginocchio l'Appennino e per oggi e domani è confermata l'allerta rossa, con le precipitazioni che potrebbero far di nuovo innalzare il livello dei fiumi.

A Ravenna una nuova protezione a difesa del centro storico è stata realizzata oggi pomeriggio (20 maggio) a ridosso della barriera di terra costruita ieri in zona Fornace Zarattini, periferia ovest della città, tra le più colpite dall'alluvione. Una ruspa è entrata in azione a fine mattinata per posizionare dei grandi massi sull'argine del torrente Via Cupa. L'intervento, da quanto appreso dall'ANSA sul posto, si è reso necessario per rinforzare un punto preciso dell'argine che avrebbe rischiato di cedere col mulinare dell'acqua. Un punto estremamente delicato, perché se l'acqua fuoriuscisse da lì finirebbe automaticamente nel centro cittadino di Ravenna, fino ad arrivare al cuore della città che dal punto dell'argine dista circa un chilometro e mezzo. La buona notizia, stando sempre ad alcuni addetti ai lavori, è che l'acqua del torrente in questione è calata di una ventina di centimetri rispetto alla giornata di ieri. E sembra calato anche il livello di acqua che ha sommerso la zona commerciale di Fornace Zarattini. Da quanto appreso ancora dai tecnici al lavoro, per la creazione della barriera artificiale sono serviti 17 camion colmi di terra.

Domani in Emilia Romagna è attesa la presidente del consiglio Giorgia Meloni che ha deciso di lasciare in anticipo il G7 in corso in Giappone.













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