La sentenza

Gino Cecchettin dopo l'ergastolo a Turetta: "Abbiamo perso tutti come società"

Il padre di Giulia Cecchettin dopo la sentenza della Corte d'Assise di Venezia: "E' stata fatta giustizia, ma la violenza di genere va combattuta con la prevenzione"

VENEZIA


VENEZIA. "La mia sensazione è che abbiamo perso tutti come società. Non sono né più sollevato né più triste rispetto a ieri o domani. È una sensazione strana, pensavo di rimanere impassibile". Lo ha detto ai giornalisti Gino Cecchettin, dopo la lettura della sentenza nei confronti di Filippo Turetta, 23 anni, condannato oggi (3 dicembre) all'ergastolo per il femminicidio della figlia Giulia Cecchettin. 

"È stata fatta giustizia - ha aggiunto il papà di Giulia Cecchettin - la rispetto, ma dovremmo fare di più come esseri umani. La violenza di genere va combattuta con la prevenzione, con concetti forse un po' troppo lontani. Come essere umano mi sento sconfitto". 













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’indagine

Inchiesta su appalti e speculazioni, terremoto politico-giudiziario in Trentino Alto Adige: arrestati la sindaca di Riva Cristina Santi, l'ex senatore Fravezzi l'imprenditore Signoretti

L'indagine coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Trento è durata oltre quattro anni: 77 indagati, ai domiciliari anche il commercialista bolzanino Heinz Peter Hager e una dirigente del Comune di Bolzano. Indagati anche il sindaco di Arco Alessandro Betta, l'ex assessore provinciale Luca Zeni e l'avvocato e consigliere comunale Andrea Merler. Chiesto l'arresto per il magnate austriaco René Benko

MAXI INCHIESTA Nove arresti e 77 indagati tra Trentino e Alto Adige: "Associazione a delinquere"
FINANZIAMENTI ILLECITI Indagati Betta e Zeni
FUGATTI "Notizia che ci coglie di sorpresa"


Lorenzo Basso e Jacopo Valenti