Effetto incentivi, a giugno +15% le immatricolazioni auto

Csp, 'dirottare su elettriche i fondi residui, la domanda c'è'

TORINO


(ANSA) - TORINO, 01 LUG - Effetto positivo degli incentivi sulle vendite di auto in Italia. Nel mese di giugno sono state immatricolate 160.046 vetture con un aumento del 15% rispetto allo stesso mese del 2023. Nei primi sei mesi dell'anno - secondo i dati del ministero dei Trasporti - le immatricolazioni sono state 886.386 con un incremento del 5,3% sull'analogo periodo dell'anno scorso. In crescita Stellantisi che ha immatricolato a giugno in Italia - secondo le elaborazioni Dataforce - 48.254 auto, l'11,3% in più dello stesso mese del 2023. La quota di mercato è in calo dal 31,1% al 30,1%. Nei sei mesi le auto vendute dal gruppo sono 283.642, in crescita dell'1,5% sullo stesso periodo dell'anno scorso. La quota è pari al 31,9% a fronte del 33,2% del 2023. "Il buon risultato di giugno - spiega il Centro Studi Promotor - è dovuto esclusivamente alle immatricolazioni di auto elettriche grazie ai generosi incentivi varati dal governo, graditi dal pubblico anche perché arrivano fino a un massimo di 13.750 euro, cifra superiore alla metà del prezzo delle auto elettriche più economiche offerte sul mercato italiano". Il Csp ricorda che " è ancora disponibile il 23% dello stanziamento per le auto ibride e il 45% dello stanziamento per le auto tradizionali con emissioni da 61 a 135 grammi di CO2 al chilometro per un totale di 247 milioni" e sostiene che queste risorse dovrebbero essere utilizzate per rifinanziare gli incentivi per le auto elettriche", anche perché le prospettive per i prossimi mesi "non sono positive". "E' evidente - osserva Gian Primo Quagliano, presidente del Csp - che il mercato dell'auto deve fare i conti con due esigenze. La prima è sfruttare correttamente la leva degli incentivi e la seconda è adottare misure strutturali per il rilancio della domanda. Non è tollerabile che le immatricolazioni si mantengano su livelli inferiori di 1/5 rispetto al 2019 con la conseguenza di non assicurare la sostituzione del parco circolante che continua a invecchiare con conseguenze pesanti sia sull'ambiente che, soprattutto, sulla sicurezza della circolazione". (ANSA).













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