Dopo vent'anni Erdogan vacilla: Turchia al ballottaggio
Il presidente uscente si ferma sotto il 50%. Lo sfidante Kiliçdaroglu: "Al secondo turno vinceremo, dobbiamo portare la democrazia in questo Paese". La sfida del 28 maggio
ANKARA. Vacilla dopo vent'anni in Turchia il potere di Erdogan e l'opposizione lo costringe al ballottaggio. Il presidente turco uscente Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato di essere "chiaramente in testa" alle elezioni presidenziali, ma ha riconosciuto che sarà necessario un secondo turno, di cui "rispetterà" l'esito e che si svolgerà il 28 maggio.
"Anche se i risultati non sono ancora stati pubblicati, siamo chiaramente in testa", ha detto a una marea di sostenitori riuniti nel cuore della notte ad Ankara: "Rispettiamo queste elezioni e rispetteremo le prossime", ha affermato Erdogan. "Non sappiamo ancora se le elezioni siano finite con questo primo turno, ma se la gente ci porterà al secondo turno lo rispetteremo", ha assicurato il presidente uscente.
È la prima volta in vent'anni, da quando è al potere in Turchia, che il capo dello Stato è costretto a un ballottaggio, previsto per il 28 maggio contro il suo avversario socialdemocratico Kemal Kiliçdaroglu. Quest'ultimo ha guidato una coalizione senza precedenti di sei partiti d'opposizione. "Indipendentemente dal risultato, 27 milioni di persone hanno preferito votare per noi", ha continuato Erdogan mentre le operazioni di conteggio dei voti continuano. Il presidente uscente ha anche rivendicato la "maggioranza" dei 600 seggi in Parlamento per l'Alleanza nazionale che ha formato tra il suo partito Akp e piccoli partiti nazionalisti e islamisti.
Kiliçdaroglu ha promesso la vittoria del suo schieramento al ballottaggio. "Se la nostra nazione chiede un secondo turno, lo accetteremo volentieri. E lo vinceremo assolutamente", ha detto Kiliçdaroglu nel cuore della notte ad Ankara, circondato dai rappresentanti dei sei partiti della sua coalizione. Il presidente uscente Recep Tayyip "Erdogan non è riuscito a ottenere il risultato che si aspettava nonostante tutti gli insulti" pronunciati contro il suo avversario, ha proseguito il candidato dell'opposizione. "La necessità di cambiamento nella società è superiore al 50%. Dobbiamo assolutamente vincere e instaurare la democrazia in questo paese".