Copenaghen, 3 maialini dovevano morire in un'opera d'arte
Rubati dopo le polemiche, artista voleva denunciare la crudeltà
(ANSA) - STOCCOLMA, 01 MAR - Tre maialini sono stati rubati a Copenaghen da una galleria d'arte dove facevano parte di una controversa installazione artistica che intendeva denunciare la crudeltà degli allevamenti intensivi lasciando morire di fame i tre animali. L'opera aveva sollevato un forte dibattito nell'opinione pubblica danese. I tre maialini erano tenuti in gabbia senza cibo e l'artista prevedeva la loro dipartita durante la mostra. "Si tratta di tre maiali che sarebbero morti comunque perché troppo deboli. E qui ricevono cibo e acqua e più spazio di quanto ne avrebbero avuto nei porcili danesi convenzionali, dove ogni giorno muoiono più di 20.000 maiali" aveva sottolineato l'artista Marco Evaristti, responsabile della mostra 'And Now You Care' (E ora te ne importa) intervistato dall'agenzia di stampa danese, Ritzau. "Credo che con la mia mostra potrò convincere un maggior numero di danesi a pensarci due volte quando si recano al banco frigo del supermercato" ha aggiunto, pur ammettendo che molte persone avrebbero potuto non gradire il modo brutale usato per far passare il messaggio. L'associazione per i diritti degli animali 'Anima' ha denunciato l'artista per il maltrattamento degli animali. "Condividiamo la critica di Evaristti alla crudeltà che caratterizza l'agricoltura industriale, dove milioni di animali soffrono quotidianamente - lontano dagli occhi e dal cuore" ha spiegato Mathias Madsen, responsabile dell'associazione. "Ma crediamo che sia assurdo usare la crudeltà sugli animali per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla crudeltà sugli animali", ha sottolineato l'attivista. Un tema, peraltro, quello degli allevamenti intensivi, molto sentito in Danimarca, dove ci sono 5000 aziende zootecniche in cui vengono prodotti circa 28 milioni di maiali all'anno, il 90% dei quali viene esportato, secondo dati del Danish Agriculture & Food council. Oggi, infine, il furto dei tre animali, avvenuto poco prima dell'apertura del secondo giorno della mostra. E' stato l'artista stesso a darne notizia, aggiungendo di aver denunciato il furto alla polizia. (ANSA).