femminicidio

Convalidato l’arresto del 77enne di Pergine che ha ucciso la moglie prima di tentare il suicidio: l’anziano è grave in ospedale

Mario Claudio Cognola accusato di omicidio pluriaggravato. L’autopsia: la donna colpita con almeno 20 coltellate, ha tentato di difendersi. I testimoni: “Si è sempre preso cura di lei che era molto malata”



RAVENNA. Ha colpito la moglie, che in quel momento si trovava sul letto, con almeno 20 coltellate. La donna ha allora cercato di ripararsi con le braccia rimediando lesioni da difesa passiva. Alla fine lui ha provato a ricomporla tanto che il cadavere è stato trovato con le mani giunte. Una volta morta, l'ha vegliata per un quarto d'ora prima di dare l'allarme e di tentare di uccidersi gettandosi dal balcone del terzo piano.

E' quanto emerso dalla relazione preliminare sull'autopsia dell'82enne Maria Ballardini uccisa nella tarda mattinata di giovedì scorso,10 marzo, nel suo appartamento di via Gardella, alle porte del centro di Ravenna. Il documento è stato depositato in vista dell'udienza di convalida tenutasi in mattinata per il marito della donna, il 77enne Mario Claudio Cognola originario di Pergine Valsugana, accusato di omicidio pluriaggravato.

Il Gip Andrea Galanti ha convalidato l'arresto dei carabinieri revocando i domiciliari: del resto il 77enne - difeso dall'avocato Pier Giorgio Berardi - è ancora ricoverato in condizioni gravi all'ospedale Bufalini di Cesena ed è tenuto sotto sedazione completa (per questo il suo interrogatorio è stato posticipato). Tutti i testimoni finora sentiti, hanno restituito il ritratto di una coppia molto affiatata con l'uomo che negli ultimi anni, a causa delle patologie che affliggevano la donna - in primis un dolore cronico alle articolazioni - si prendeva cura di lei e della casa. Per il Gip ci sono buone probabilità che il delitto sia associabile a "una depressione comune agli anziani compagni di vita". 













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