Conte annuncia la fase 2 dal 4 maggio: "Mascherine in vendita a 0,50 euro"
Consentiti gli spostamenti nella Regione per poter andare a trovare i parenti. Bar e ristoranti saranno aperti dall'1 giugno
ROMA. Il premier Giuseppe Conte conferma: dal 4 maggio scatta la "fase 2" ma non sarà un libera tutti. Ecco nel dettaglio le decisioni prese dal governo.
"Inizia la fase 2, quella della convivenza con il virus", dice Conte in conferenza stampa. "Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi: Non bisogna mai avvicinarsi, la distanza di sicurezza deve essere di almeno un metro. Se non rispettiamo le precauzioni la curva risalirà, aumenteranno i morti e avremmo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l'Italia mantieni le distanze".
Il premier conferma che si riparte 4 maggio e annuncia che saranno calmierati i prezzi delle mascherine: quelle chirugiche costeranno 0,50 euro l'una. Via l'Iva sulle mascherine in un prossimo decreto, spiega Conte.
"L'Italia non riparte se non ripartono l'imprese. Per chi ha avuto già il bonus da 600 euro stiamo sperimentando la possibilità di un rinnovo automatico. Nel prossimo decreto ci saranno più aiuti alle imprese, l'obiettivo non è avere più sussidiati ma più occupati".
"Consentiamo il rientro nel proprio domicilio o residenza". "Consentiamo l'accesso a ville e a parchi pubblici ma nel rispetto delle distanze e delle prescrizioni di sicurezza", afferma il presidente del Consiglio.
"Dal 4 maggio via libera alla ristorazione con asporto", che comunque in Trentino Alto Adige sarà anticipata. Il premier spiega che "si entrerà uno alla volta e il cibo si consuma a casa".
Cambierà il modulo perché alle già note motivazioni per uscire di casa si aggiunge quella della visita ai parenti, secondo precise modalità per tutelare salute e sicurezza. Ci si potrà muovere all'interno del proprio Comune e della propria Regione, non ancora invece in altre regioni se non per ragioni di lavoro o salute.
Sarà consentita la ripresa dell'attività motoria non più nei pressi della propria abitazione, sempre individualmente o comunque a distanza di almeno un metro, con la sola eccezione di persone conviventi nella stessa casa. La regola della distanza vale anche per i giardini pubblici, che avranno con ingressi contingentati.
Potranno riprendere ad allenarsi gli atleti professionisti delle attività individuate dal Coni, non gli sport di squadra per i quali la ripresa potrebbe essere il 18 maggio. Per l'attività sportiva la distanza minima prevista è di due metri. Per la semplice attività motoria è invece di un metro.
L'attesa riapertura di bar e ristoranti, ma anche di centri estetici e parrucchieri sono stati annunciati dal premier Conte per l'1 giugno. Per quanto riguarda il take away "si dovrà entrare uno alla volta - ha spiegato Conte -, rispettando la fila, le distanze, con i dispositivi di protezione".
Per gli esercizi commerciali al dettaglio la riapertura è fissata per il 18 maggio.
Dal 4 maggio potranno essere nuovamente celebrati i funerali ma solo alla presenza degli stretti familiari (parenti di primo o secondo grado), non più di 15 persone, se possibile all'aperto e a distanza l'uno dall'altro. E tutti dotati di mascherina.
Confermato il calendario delle ripartenze delle attività produttive. Si comincia già domani con le aziende ritenute strategiche, dai cantieri dell'edilizia pubblica al manufatturiero per l'export con richieste di autorizzazione in deroga ai prefetti. Dal 4 tutte gli altri e il commercio all'ingrosso funzionale a queste filiere.