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Brunetta: “Sì alle restrizioni per i no vax, non far pagare a tutti l'egoismo di alcuni"

Il ministro si schiera per un super Green pass “responsabile e condiviso”



ROMA. "La strada è un super Green pass responsabile e condiviso, per non far pagare a tutti l'egoismo di alcuni". A sottolinearlo, in un'intervista al Corriere della Sera, il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta.

"Se ci saranno cambi di colore perché devono pagare tutti gli italiani vaccinati, per colpa dello zoccolo duro dei no vax, estrema minoranza, sempre più invisa? - prosegue Brunetta - Se gli indicatori ospedalieri dovessero peggiorare, penso sia il caso di rafforzare il Green pass escludendo i non vaccinati da alcune attività sociali".

Quali sarebbero le attività off limits? "Ristoranti, stadi, piste da sci, teatri, cinema, discoteche - spiega il ministro -. Perché far pagare a tutto il mondo del terziario urbano, della cultura, dello sport e del tempo libero con restrizioni che rischiano di ripiombarci in lockdown parziali? Vorrebbe dire costi di impresa, ristori, deficit, crisi, nuovo crollo dei consumi".

E riguardo il mondo del lavoro afferma: "Io per ora il mondo del lavoro lo lascerei col green pass standard. Con alcune eccezioni. Per esempio estendendo la terza dose alle categorie già obbligate, sanitari ed Rsa. Dovremmo puntare molto sulle terze dosi. Se trasformiamo i richiami in una nuova, grande campagna vaccinale, possiamo anche far crescere la propensione alle prime dosi". 













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