Ecco la prima Barbie con la sindrome di Down: venduta in Usa
Indossa anche una collana rosa che rappresenta le tre punte del 21° cromosoma
TRENTO. La Mattel ha lanciato sul mercato la prima Barbie con la sindrome di Down. Si tratta dell'ultimo tentativo del gigante dei giocattoli Usa di rappresentare più donne possibili dopo la Barbie 'curvy', quella molto alta, quella bassina fino ad arrivare, in anni più recenti, alla bambola non udente, quella sulla sedia a rotelle e quella con una protesi alla gamba.
L'originale, lanciato nel 1959, aveva gambe lunghe, una vita sottile e capelli biondi fluenti. Secondo uno studio dell'università del South Australia c'era una possibilita' su 100.000 che una donna avesse le sembianze di una Barbie. Da qui la battaglia di diverse organizzazioni per una bambola piu' rappresentativa delle donne reali.
Nel 2016 sono uscite Barbie Curvy, Barbie Tall e Barbie Petite, oltre a diverse tonalità della pelle per rappresentare etnie diverse. In questo caso, Mattel ha assicurato di aver lavorato a stretto contatto con la National Down Syndrome Society (NDSS) americana per garantire che la bambola rappresentasse accuratamente una persona con la sindrome di Down.
La Barbie indossa anche una collana rosa che rappresenta le tre punte del 21° cromosoma, quello che causa la sindrome. "Questo significa molto per la nostra comunità, che per la prima volta può giocare con una bambola Barbie che le somiglia", ha dichiarato la presidente dell'associazione, Kandi Pickard.