Isotta Tom e il suo “Genio”, trasformare le parole in musica
Venerdì uscirà il brano inedito dell’artista roveretana
ROVERETO. Non è facile esprimere l’arte, c’è chi lo fa con naturalezza, chi invece fatica anche solo a trovarsi al centro dell’attenzione. Per Isotta Tomazzoni (in arte Isotta Tom) essere artista è un fatto, non solo sul palcoscenico, ma nella vita di tutti i giorni. La ventiseienne roveretana nasce dalla danza, già da bambina, ma la sua arte si estende, passando alla poesia, al teatro e al canto. Sarà pubblicato venerdì il suo prossimo brano inedito, “Genio”, che tratta temi attuali ed esce con Alta Sierra srl, etichetta discografica fondata da Guido Elmi, storico produttore di Vasco Rossi.
Come è iniziato il tuo percorso nel mondo del canto?
Ho cominciato prima a scrivere che a cantare, da quando ho memoria. Il canto per me è comunicare un messaggio, che nel mio caso fluisce come se qualcuno mi dettasse le parole e spesso succede dopo un evento che mi ha segnato particolarmente. La scrittura avviene in un momento di connessione con qualcosa, con una persona o un’emozione e da lì l’astratto si trasforma in concreto.
Da cosa nascono le tue canzoni e in particolare il tuo inedito, “Genio”?
Non ho un tema madre, mi incentro sul presente che vive di tematiche in continuo cambiamento. Il testo di “Genio” è nato di getto, non l’ho risciritto, come se stessi parlando allo specchio. È una canzone che parla della velocità in cui si muove il mondo, e di come io a volte mi senta intrappolata in questa realtà spesso fatta di finzione, come fossi un criceto che continua a correre senza meta. Infatti non è facile emergere nel mondo delle arti, soprattutto per una donna, ma io non mi arrendo, voglio andare avanti. Un tema che mi sta a cuore e che affronterò in uno dei miei prossimi brani è quello dei senzatetto, perché al giorno d’oggi è un problema che tutti vediamo, io stessa spesso mi fermo a parlare con loro e vorrei con una canzone poter dare loro voce.
Hai sempre pensato di essere un’artista?
Fin da piccola mi sono sentita dire che avevo talento con la danza, mi veniva facile perché ho dimestichezza con il mio corpo, e mi sono accorta che non è da tutti. Credo che questa sia un’ottima base per chi decide di fare arte, quindi il pensiero di essere artista è venuto con il tempo, ma è stato poi una costante. Non dimentichiamo che ci vuole anche una dose di sregolatezza! Per tutte le discipline poi, il talento non basta, ci vuole addestramento continuo, per il corpo e per la mente.
Sei roveretana ma a Bologna da anni, perché questa città?
Sono arrivata a Bologna perché ho frequentato l’Accademia di recitazione qui, ma l’ho finita nel 2021 e ho deciso di fermarmi perché è una città creativa e a passo d’uomo, in cui riesco a contattare tutti i miei collaboratori e a incontrarli facilmente. Rovereto però mi è rimasta nel cuore, lì ho vissuto una bella infanzia e mi piacerebbe riportare un giorno dei recital al teatro Zandonai o al Melotti.
Questo nuovo brano è un punto di partenza o una soddisfazione per cui ti senti arrivata?
La parola arrivo non mi piace, ogni giorno si ricomincia da capo e con il passare degli anni mi sento sempre più vivere il momento, piuttosto che essere legata al passato, soprattutto perché nel mondo artistico non hai certezze. È difficile quindi per me dire che ci sia un punto di arrivo, c’è sempre un nuovo inizio, così come si può sempre fare qualcosa di meglio.
Provieni da un background linguistico con una laurea in relazioni internazionali, hai mai pensato di cambiare ambito?
Mi sono laureata come esperta linguistica per le relazioni internazionali e vorrei usare di più le lingue nella mia musica, come il cinese, che ho già sfruttato in alcune canzoni. L’università mi ha dato una chiave di lettura per capire il mondo, potrebbe servirmi in futuro nel lavoro, ora però sono concentrata sulle arti, la mia vocazione è quella, se non do da mangiare alla mia creatività non mi sento bene.
Quali sono i prossimi progetti?
Ho appena ricevuto la notizia che sono stata ammessa in un corso di formazione per musical e penso di accettare, è un sogno che riunisce tutte le mie passioni, il canto, il teatro e la danza. Poi venerdì esce “Genio”, che porterà freschezza e novità, ma sto anche lavorando ad altre canzoni. Vorrei riuscire a stupire i miei ascoltatori pubblicando almeno un brano in una lingua in cui non ho mai cantato, ma su questo non dico nulla. Mi piace regalare sorprese a chi mi ascolta.