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Da Francesca a Francesco: nuovo documento di laurea a Urbino

Dopo la laurea il percorso di transizione e dunque una nuova identità di genere: per questo l'Università di Urbino ha deciso di conferire un nuovo certificato di laurea all'ex dottoressa Francesca ora dottor Francesco. E' la prima volta di una cerimonia di conferimento di un certificato di laurea a una persona trans e l'evento si è tenuto a sei anni di distanza dal conseguimento del titolo in Lingue e culture straniere, nel 2018, e a seguito del percorso di transizione. Protagonista Francesco Cicconetti, oggi divulgatore e creator molto conosciuto sui social, in tv e sulla stampa, voce affermata del movimento Lgbtqia+, emozionato di tornare nel suo Ateneo "seduto dall'altra parte". "Potrò finalmente appenderla - ha scherzato Francesco . L'Università non può rivoluzionare la società, ma può attuare delle pratiche per le persone trans". Ieri, in occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia e della presentazione del libro "Scheletro Femmina" scritto da Francesco, che racconta la sua storia, è avvenuta la consegna della pergamena da parte del rettore dell'Università di Urbino, Giorgio Calcagnini e del prorettore alla didattica Giovanni Boccia Artieri. "Abbiamo avviato da tempo la costruzione di un progetto sulla sostenibilità - ha affermato il rettore - termine che normalmente viene associato all'ambiente. Noi la consideriamo la caratteristica di una comunità aperta e che cresce. Riteniamo inoltre che le differenze siano un valore. Se stiamo riuscendo in questo obiettivo è grazie alla professoressa Viganò, prorettrice alla Sostenibilità e alla Valorizzazione delle Differenze, e al personale tecnico amministrativo" (Ansa foto)



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il caso

Gay e contro l'invasione dell'Ucraina, la tennista russa Kasatkina ora è australiana

Daria Kasatkina questa settimana giocherà il suo primo torneo da cittadina australiana, il Charleston Open, dopo aver rinunciato alla nazionalità russa. "Non avevo scelta" ha detto la tennista 27enne, numero 12 al mondo, che non torna nel suo Paese natale da due anni e mezzo, dopo aver criticato l'invasione dell'Ucraina (definita "un incubo"), le leggi contro la comunità LGBTQ+ ed essersi dichiarata gay. "Essendo apertamente gay, se voglio essere me stessa, dovevo fare questo passo e l'ho fatto" (foto Ansa)

Ghiaccio

Pattinaggio di figura: oro all'americana Liu, la trentina Gutmann tredicesima

BOSTON. La diciannovenne statunitense Alysa Liu ha vinto a Boston il suo primo titolo mondiale di pattinaggio di figura, davanti alla giapponese triplice campionessa in carica Kaori Sakamoto e all'altra nipponica Mone Chiba. 

L'azzurra trentina Lara Naki Gutmann ha chiuso in tredicesima posizione, dopo il quattordicesimo posto del programma corto e il dodicesimo piazzamento nel libero.

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Il terremoto che ha sconvolto la Birmania: si temono migliaia di morti. Crolli anche in Thailandia

Una scossa di terremoto 7.7 ha colpito la Birmania, con epicentro a 16 km a nord-ovest di Saigang, nel centro del Paese. La scossa è stata avvertita con forza anche a Bangkok, capitale della Thailandia, dove è crollato di un grattacielo di 30 piani in costruzione: 43 lavoratori sono dispersi sotto alle macerie (foto Ansa / Afp)

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Una camionista mette di traverso il tir e blocca l'auto in contromano sulla Valsugana

 Ha messo di traverso l'autoarticolato che stava guidando all'altezza dello svincolo di Marter, lungo la statale 47 della Valsugana, in Trentino, per bloccare il traffico e consentire alla signora che guidava una Fiat 500 di fermarsi e rendersi conto di aver imboccato contromano l'arteria a doppia corsia a senso unico. Poi Sara De Bastiani, 36enne bellunese di professione conducente di veicoli industriali e dipendente dell'azienda altoatesina Waldprofi impegnata nel settore dei servizi forestali, ha postato la storia sui social, anche con una foto scattata da un collega che viaggiava in direzione opposta. Interpellata dall'ANSA, ha raccontato l'accaduto: l'episodio, avvenuto poco prima delle 12.30 di ieri in Trentino, è durato una manciata di minuti e le auto che seguivano l'autoarticolato Man blu non hanno probabilmente nemmeno avuto il tempo di accorgersi dell'accaduto. Ma la figlia della signora che guidava l'utilitaria l'ha già contattata per ringraziarla. 









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