Tute blu artigiane contratto rinnovato dopo anni di attesa
TRENTO. Dopo 6 anni è stato rinnovato il contratto nazionale dell'artigianato metalmeccanico. L'accordo è arrivato al termine di una lunga trattativa, ma è stato un'intesa unitaria. Se ne è discusso...
TRENTO. Dopo 6 anni è stato rinnovato il contratto nazionale dell'artigianato metalmeccanico. L'accordo è arrivato al termine di una lunga trattativa, ma è stato un'intesa unitaria. Se ne è discusso durante l'attivo dei delegati della Fiom del Trentino insieme a Michela Spera della segreteria nazionale. «E' un segnale doppiamente positivo – ammette Manuela Terragnolo segretaria provinciale della Fiom – perché si è arrivati ad un rinnovo che mancava da tempo, ma soprattutto perché si è trovata un'intesa unitaria sul testo tra tutte e tre le sigle sindacali. Oggi, per il settore metalmeccanico, tutti i contratti nazionali sono stati rinnovati unitariamente. Un segnale importante che rafforza tutti i lavoratori e le lavoratrici». Il nuovo contratto riguarda 500 mila lavoratori in Italia, circa 4500 in Trentino. L'intesa raggiunta riguarda esclusivamente le aziende artigiane (come definite per legge) e dunque non sfonda il campo di applicazione, e dunque non si può applicare a quelle industriali. Alcuni aspetti: i minimi tabellari vengono incrementati tra maggio e settembre 2018 di 42 euro per il 5° livello del settore metalmeccanico e installazione impianti, prendendo a riferimento l'inflazione del periodo 2015/2018, pari al 3,2%; la stessa percentuale si applica a tutte le tabelle dei minimi degli altri settori che applicano lo stesso contratto (orafo, argentiero e odontotecnico). E' stata inoltre definita una “una tantum” di 299 euro per i periodi dopo il 2014, una precedente "una tantum" aveva coperto il 2013-2014. La sanità integrativa passa a totale carico dell'azienda con la possibilità di estenderla ai famigliari. Riguardo all'orario di lavoro si introduce uno strumento alternativo alla flessibilità: l'azienda potrà articolare l'orario su una media di 40 ore nei 12 mesi ma la paga delle 40 ore va garantita sempre, vanno rispettati i limiti massimi settimanali di 45 e minimi di 35.