Thomas, l’informatico che ha preferito i polli
Cavagna, 28 anni, gestisce l’azienda a Pilcante di Ala: oltre all’allevamento (lavora per Amadori), ha anche un vigneto e un agritur che vorrebbe ampliare
Ala. Mentre ci avviciniamo alla data del 10 febbraio, giorno nel quale andremo a presentare alla Fondazione Mach il libro delle 200 storie della nostra seconda serie di storie di giovani impegnati in agricoltura, prosegue il nostro peregrinare nelle valli trentine alla ricerca di storie interessanti da proporre domenica dopo domenica. Questa volta siamo nella ridente frazione di Ala, Pilcante, dove incontriamo un informatico che dopo il diploma ed alcuni stage di lavoro nel settore, ha deciso di inserirsi nell’azienda agricola paterna prima come collaboratore e poi come titolare d’azienda. Parliamo di Thomas Cavagna, un perito informatico di 28 anni. Dopo gli stage era in dubbio se prendere la strada dell’estero o entrare in azienda dove peraltro già dava una mano a papà. Ha optato per la seconda soluzione ed ora è molto contento della strada intrapresa.
Ma considerata la sua formazione non agricola sta frequentando il primo anno del corso biennale per giovani imprenditori agricoli organizzato da FEM. «Un corso-afferma- che mi ha fatto scoprire molte sfaccettature della professione agricola che non avrei mai immaginato avendo fatto un percorso formativo di tutt’altro settore». Ora è in attesa di ricevere la prima rata del premio d’insediamento aziendale: visto che è entrato in graduatoria è ottimista che arrivi presto, i soldi servono per recuperare a coltura diversi terrazzamenti abbandonati in Val d’Ala dove vorrebbe partire con la coltivazione dei piccoli frutti. Ma la sua è già un’azienda multifunzionale: dal papà Giancarlo ha preso in consegna due pollai per l’allevamento di polli da carne per i quali è legato con contratto con l’azienda di lavorazione e commercializzazione di Francesco Amadori. «E’ un’attività - spiega Thomas - che è cambiata molto negli ultimi anni, il benessere degli animali è diventato prioritario e questo ci permette di ottenere anche una carne molto migliore. Ad esempio gli antibiotici sono stati banditi già una decina d’anni fa, l’alimentazione è molto curata e anche questa ci permette di migliorare il benessere dei polli. Arrivano da pulcini e dopo 50 giorni escono che sono già polli di un chilo e mezzo di media. Ma anche quelli pesanti-del peso di tre kg -non hanno bisogno di tempi molto più lunghi. Certo, per un accrescimento così veloce sono state selezionate delle razze specializzate nella produzione della carne, tutti i pulcini come i mangimi speciali ci vengono forniti direttamente dalla Amadori, e i margini per noi sono molto modesti. Per guadagnare qualcosa tutto deve funzionare perfettamente come un orologio in quanto il contratto di soccida non dà grandi margini».
L’azienda gestisce anche un agriturismo ad Ala, “Maso Rocca”, fornendo solo l’ospitalità in una bella casa con due appartamenti arredati di tutto punto che vengono affittati prevalentemente a turisti tedeschi e olandesi che vanno sul Garda. Considerati gli alti costi dell’ospitalità vicino al lago preferiscono sobbarcarsi dei chilometri più per spendere molto meno. Thomas gestisce anche un vigneto di 8000 metri quadrati coltivati a Pinot Grigio.
«Certo - racconta - il cambiamento di vita è stato radicale ma sono sempre più convinto della bontà della scelta. Al lavoro dell’informatico preferisco decisamente quello dell’imprenditore agricolo particolarmente quello agrituristico che mi porta ad essere a contatto con la gente».
«In prospettiva, prosegue Thomas, vorrei ampliare anche l’agriturismo pensando magari anche a provvedere a qualche servizio in più. Il mio obiettivo, che è anche il mio sogno, è quello di poter consolidare l’azienda per poter pensare ad un’impresa che garantisca un futuro sereno a me e alla mia famiglia». Cavagna ha anche una forte sensibilità ambientale, ad esempio nel vigneto il diserbo chimico lo ha abbandonato da molti anni ed anche i trattamenti antiparassitari fa solo quelli veramente indispensabili.
Ma è anche un giovane con forte sensibilità sociale: è membro della direzione del locale Club 3P fatto rinascere assieme ad alcuni amici e che oggi conta sua una decina di giovani sotto i 30 anni molto impegnati per una nuova agricoltura nel comune di Ala, ed è presidente dell’associazione culturale “Fuori posto” molto attiva, che organizza tanti eventi per i giovani. In questi giorni ad esempio ha organizzato una giornata sulla neve per i ragazzi e sono una novantina quelli che hanno aderito. Ma vi sono in programma anche molte altre iniziative sempre a livello culturale e ricreativo. Alla nostra domanda di come hanno reagito per la sua scelta gli amici informatici ci dice che molti l’hanno apprezzata e condivisa anche perché il campo dell’informatica è molto difficile e presuppone un costante impegno di aggiornamento per stare sul mercato.