Sull’asse del Brennero crollo dei transiti fino al 97 per cento
A causa della crisi legata al Covid-19 i passaggi nel 2020 sono precipitati con notevoli ripercussioni sull’economia locale. Nessun calo però delle polveri sottili
Bolzano. Nel 2020 la crisi da Covid-19 ha portato a un drammatico crollo dei transiti sull'asse del Brennero, con pesanti ripercussioni sull'economia. Tuttavia, non si è registrato un calo delle polveri sottili. Lo comunica la Camera di Commercio di Bolzano.
Dall'inizio dell'estate, dopo l'intervento dell'Unione europea per uniformare le regole sul transito data l'eccezionalità della situazione, mentre il traffico merci si è abbastanza ripreso, restando però per il resto dell'anno sotto il livello dell'anno precedente, il traffico leggero non mostra alcuna inversione di tendenza.
Nei mesi estivi risulta una lieve ripresa sull'asse del Brennero, senza però mai raggiungere neanche lontanamente il livello del 2019. Nel 2020 i picchi di transito registrati solitamente nei fine settimana tradizionali di arrivo e partenza si sono trasformati in calma piatta. In alcuni giorni il traffico leggero è crollato di oltre il 97 percento rispetto all'anno precedente.
Uno studio recente commissionato dalla Camera di commercio ha documentato che in Alto Adige una crescita economica dell'1 percento corrisponde a un aumento del traffico pari all'1,9 percento.
"La mobilità delle persone e delle merci costituisce la spina dorsale dell'economia, ora pesantemente colpita dalla crisi da Coronavirus. Senza traffico non vi è scambio commerciale e nemmeno turismo", spiega Alfred Aberer, segretario generale della Camera di commercio di Bolzano.
"Il Coronavirus e il catastrofico crollo del traffico hanno conseguenze immani per l'economia, mentre sembrano non ripercuotersi sui valori delle polveri sottili. Le limitazioni agli spostamenti imposte in primavera, e il conseguente calo dei movimenti su strada sono stati un'occasione unica per misurare la variazione delle polveri sottili in caso di riduzione drastica del traffico. Le misurazioni delle polveri sottili effettuate dalla Provincia di Bolzano nei mesi da marzo a maggio, sia in contesti urbani che lungo l'A22 - aggiunge Aberer - dimostrano chiaramente che l'inquinamento da polveri sottili non è calato durante il lockdown e il conseguente blocco della mobilità; infatti, il valore registrato corrispondeva a quello dell'anno precedente".