Sui vini Bolzano batte Trento 23 a 8

Ecco la nuova classifica: in vetta ci sono il Vino Santo di Poli e lo spumante «Riserva del Fondatore» Ferrari


di Angelo Carrillo


TRENTO. Grande attesa questa mattina per la presentazione della quattordicesima edizione della Guida I Vini d’Italia de L’Espresso. L’ormai consueto appuntamento con una delle bibbie del vino più apprezzata e venduta d’Italia si rinnova con l’immancabile coda di gioie e dolori. La guida de l’Espresso, fotografa come ogni anno ombre e luci dell’attualità vinicola del nostro paese. Per il Trentino Alto Adige un’edizione ricca di soddisfazioni che premia ben 31 eccellenze della produzione vitivinicola regionale. Domina anche quest’anno l’Alto Adige con 23 campioni che raggiungono il massimo punteggio mentre il Trentino si ”accontenta” di otto. Non molti ma in linea con regioni ben più “pesanti”. Oltre ai complimenti per l’Alto Adige e la sua produzione sempre lineare e ai massimi livelli, la guida de l’Espresso sottolinea la buona performance del Trentino i cui vini “non temono confronti con il resto della produzione italiana” anche se pagano problemi strutturali e politiche viticolturali non sempre azzeccate. Per quanto riguarda la produzione enologica nazionale il quadro che emerge dai ben 25000 vini assaggiati racconta di una qualità sempre più diffusa e omogenea. Le aziende di maggiore rilevanza qualitativa sono segnalate all’attribuzione di stelle (da una a tre) in funzione della loro qualità e continuità nel corso degli anni.

Nell’edizione 2015 le “stelle” sono state assegnate a 520 produttori, tra i quali 17 classificati con la massima valutazione di tre stelle. Tra cui la cantina di Terlano e il campione del metodo classico Ferrari. La massima classificazione è invece costituita da I Vini dell’Eccellenza, distinta dal simbolo delle cinque bottiglie corrispondenti a un punteggio di almeno 18/20. La Guida 2015 ne attribuisce 263 di cui 23 all’Alto Adige e 8 al Trentino. Sul podio più alto, alla quota massima di 20/20, si piazzano due vini: il Barolo Vigna Rionda di Massolino, e lo straordinario Trebbiano d’Abruzzo 2010 di Valentini, il primo vino bianco, nella storia della Guida, a raggiungere il punteggio più alto. Molto positivo il riscontro ottenuto dai vini del nord-est: dal Trentino-Alto Adige (31 le eccellenze), con i vini della Valle Isarco ancora in risalto, al Veneto (14 eccellenze), per chiudere l’ottima performance friulana (12 eccellenze).

Nel complesso l’edizione 2015 ha confermato una crescita generalizzata sul fronte dei vini bianchi, con una valida rappresentanza diffusa in quasi tutte le regioni italiane, con conferme “sostanziose” in Campania (ben 9 le eccellenze “bianchiste”), nelle Marche, grazie ovviamente al successo dei Verdicchio, e in Liguria. Note sempre più positive si registrano anche sul fronte degli spumanti, con la Franciacorta alla ribalta. È da segnalare, inoltre, come più della metà dei vini dolci di alto livello prodotti in Italia provengano dalle isole, con un successo rimarchevole dei Passito di Pantelleria. Tra i vini rossi si confermano, oltre alle tipologie sopra citate, tutte le principali denominazioni, dagli Amarone della Valpolicella ai Montepulciano d’Abruzzo, dai Sangiovese di Romagna ai possenti rossi pugliesi. Non mancano però le sorprese, costituite dall’approdo ai livelli dell’eccellenza di vini di straordinaria bevibilità come il Brachetto Vareij di Hilberg-Pasquero, il valdostano Cornalin di Rosset, il Lago di Caldaro di Klosterhof oltre alla consueta, ma più fornita che mai, batteria di Lambrusco emiliani. E per finire è bene ricordare che come racconta la guida ai Vini de l’Espresso più di un quarto dei vini di eccellenza arrivano in enoteca a un prezzo inferiore ai 15 euro: si può bere benissimo senza svuotarsi il portafoglio. E anche in questo il Trentino Alto Adge si dimostra una regione campione.













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