Sft per risollevarsi dalla crisi va verso la Romagna
TRENTO. Lunga assemblea ieri pomeriggio dei soci della Società Frutticoltori Trento (Sft), un’assemblea informativa voluta dal presidente per fare il punto sulla situazione della cooperativa dopo...
TRENTO. Lunga assemblea ieri pomeriggio dei soci della Società Frutticoltori Trento (Sft), un’assemblea informativa voluta dal presidente per fare il punto sulla situazione della cooperativa dopo terremoto che l’ha colpita nell’ultimo periodo: dimissioni di tre consiglieri, prima Mauro Zaffoni, poi il vice presidente Ferruccio Zanotelli e la consigliera Romina Baldo.
Nel frattempo un gruppo di produttori della destra Adige ha annunciato le dimissioni portando con loro altri 20 mila quintali di mele. Il risultato è quello che ora una struttura d’avanguardia costruita per ospitare più di 400 mila quintali di mele con i gruppi che l’hanno lasciata si trova con una produzione di circa un terzo in meno. Il risultato ovvio è quello che le spese generali di gestione e le quote d’ammortamento dovranno venir caricate su una quantità molto minore di produzione. Ed è qui che secondo quanto emerso ieri, si è sviluppata la discussione. Il presidente Riccardo Forti sostenuto in questo dal direttore generale della Apofruit Elenio Bastioni, ha presentato un quadro delle trattative degli ultimi tre mesi. Secondo quanto riferitoci, già prima Forti aveva informato il cda che per tre mesi La Trentina ha tergiversato senza presentare un piano di sostegno che prevedesse l’assorbimento delle spese di Sft in più dovute al mancato conferimento. Cosa che invece ha fatto l’Apofruit che anche ieri sera per bocca del suo direttore generale ha dato amplia assicurazione che i maggiori oneri di Sft saranno assorbiti da Apofruit, quindi dando per scontato che questa fosse la soluzione più conveniente per i soci. Sono volate accuse che La Trentina voleva solo appropriarsi di una struttura moderna e perfettamente funzionante, ignorando che così sarà la Romagna che con Apofruit farà l’affare di avere in Trentino una struttura funzionale al loro progetto industriale.