AGRICOLTURA

Riparte la campagna per il recupero delle cimici asiatiche in Trentino: appello ai cittadini della Fondazione Mach

Chi trova 10 o più cimici può chiederne il ritiro da parte dei tecnici Fem:  servono per riprodurre in laboratorio la vespa samurai e mettere in atto anche quest’anno la guerra biologica


di Carlo Bridi


TRENTO. Torna di attualità dopo il positivo esito dello scorso anno l’appello dei ricercatori della Fondazione Mach, oltre che al mondo agricolo a tutta la cittadinanza trentina, a contribuire alla lotta contro la cimice asiatica.

"Cercate cimici asiatiche, ritiriamo noi" è l’appello di Fem.

La scorsa primavera il raccolto aveva permesso di arricchire gli allevamenti a San Michele con 25 mila esemplari di cimici asiatiche, che di conseguenza hanno contribuito all’allevamento delle vespe samurai poi rilasciate nei distretti più colpiti dalla cimice. Le cimici asiatiche servono per riprodurre in laboratorio la vespa samurai e attuare per il secondo anno il programma di lotta biologica che consiste nell'immettere sul territorio questi insetti utili a contrastare la cimice, che sta creando notevoli danni all'agricoltura trentina.

Per riprodurre le vespine, che sono innocue per l'uomo, servono grandi quantità di uova di cimice asiatica.

In questo periodo le cimici si trovano ancora all’interno o nei pressi delle abitazioni, ma anche negli orti e nei giardini, soprattutto nelle zone di campagna. I cittadini che trovano 10 o più cimici possono chiederne il ritiro da parte dei tecnici Fem, che avverrà rispettando scrupolosamente le misure per il contenimento del Coronavirus. Per questa operazione è stato attivato il numero telefonico 331.6451211, a cui si può mandare messaggi whatsApp, ma anche l'indirizzo mail monitoraggio.cimice@fmach.it dove è sufficiente indicare il nominativo, indirizzo e il numero di cimici ritrovate.

Ma come vanno conservate le cimici ritrovate?

I tecnici e ricercatori raccomandano di raccogliere le cimici vive in un contenitore pulito e asciutto, tappare il contenitore con un coperchio forato in modo che non sfuggano e contattare Fem per il ritiro prima possibile, comunque entro un paio di giorni dalla cattura.

Vanno bene barattoli di conserve recuperati: per chiuderli oltre al tappo si può usare un foglio di carta da cucina fissato con un elastico con all’interno della verdura (un fagiolino o un pezzo di carota) o frutta (un pezzo di mela).

La cimice asiatica (Halyomorpha halys) è un insetto originario della Cina in grado di arrecare notevoli danni alle colture agrarie ed in modo particolare alle piante da frutto. Per il suo contenimento si rende necessaria l’introduzione del suo nemico naturale, la cosiddetta "vespa samurai" (Trissolcus japonicus), un parassitoide che attacca le uova della cimice dannosa contribuendo al controllo biologico. La vespina si riproduce a spese del suo ospite deponendo le proprie uova all'interno delle uova della cimice asiatica.

I risultati del monitoraggio del primo anno di lancio delle vespine samurai

Nel 2020 i dati dei monitoraggi post rilascio delle vespine hanno fanno rilevare un buon insediamento della vespa samurai, la cui presenza è stata riscontrata dopo i lanci nel 30% dei 20 siti trentini, un "risultato promettente" come hanno spiegato ricercatori e tecnici.

Per il secondo anno di rilasci si attende a breve l'autorizzazione del Ministero dell'ambiente ma intanto alla Fem si lavora per arrivare pronti all'operazione di immissione sul territorio.

Per maggiori info sulla cimice asiatica https://lottabiologica.fmach.it

L’Alto Adige ha fatto una scelta diversa

In Alto Adige per il secondo anno consecutivo si è fatta una scelta diversa, anziché aspettare l’autorizzazione ministeriale per il rilascio delle vespine samurai, la cimice asiatica sarà combattuta con una vespa parassitoide indigena visti i risultati ottenuti nel 2020 che sono confortanti. L’anno scorso l’insetto utile è stato rilasciato in cinque comuni grazie a un progetto di difesa concordato fra Agrios e Centro di Consulenza tecnica assieme alla ditta partner Bioplanet. “Certo, affermano i tecnici, la nostra vespina è meno efficiente della Samurai ma il suo rilascio è molto più semplice”.













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