Prezzi dei terreni agricoli, la Rotaliana resta al top 

Agricoltura. Nella zona vocata al Teroldego si arriva anche a 90 euro al metro quadrato Costi di acquisto elevati anche in valle di Non: nell’area delle Quattro Ville si toccano i 70 euro


Carlo Bridi


Trento. Ogni ora nel mondo vanno persi 1000 ettari di terreni agricoli fertili per cementificazione, infrastrutture ed altro e questo mentre il 95% della produzione di cibo dipende dal suolo ed anche il 90% della biodiversità dipende dal suolo agricolo. di qui l’importanza della conservazione dei suoli agricoli anche in previsione di un costante aumento della popolazione mondiale.

Lo strumento fondamentale per la difesa dei terreni agricoli è la pianificazione, ed in trentino dopo le grandi battaglie degli anni ’70 del secolo scorso, si è finalmente modificata la sensibilità per i terreni agricoli che sono sempre più tutelati. anche l’attuale giunta provinciale secondo l’assessore mario tonina, si muove con questa sensibilità. è partita la revisione del pup ed è previsto che l’agricoltura sarà considerata al massimo, si avrà un’attenzione particolare per i giovani anche mettendo dei fondi per l’acquisto di terreni, ma non solo: anche parte dei fondi dell’ambiente serviranno per recuperare in parte al pascolo i terreni lasciati liberi dalla tempesta vaia con particolare attenzione ai giovani che si vogliono insediare in agricoltura.

Il trentino rimane comunque ancora un caso abbastanza anomalo a livello nazionale per il prezzo dei terreni agricoli, particolarmente di quelli in zone altamente vocate alla viticoltura ma anche alla frutticoltura in valle di non. il punto sulla situazione lo facciamo con mauro fiamozzi, direttore di coldiretti trento. «va premesso-afferma fiamozzi- che in trentino siamo in presenza di un milione e 400 mila particelle contro le 400.000 dell’alto adige. quindi anche il mercato fondiario si muove prevalentemente su appezzamenti molto piccoli, 2-3 mila metri quadrati, che diventano facilmente abbordabili anche per un agricoltore medio piccolo. spesso sono terreni che servono per arrotondare un fondo già esistente».

Fatta questa premessa vediamo qual è la mappa dei prezzi dei terreni agricoli in trentino sempre con l’aiuto di fiamozzi. cominciamo con la valle dell’adige che va divisa in tre parti: trento nord dove prevale la viticoltura, trento sud dove prevale la melicoltura e rovereto sud dove prevale la viticoltura.

A trento nord, il mercato è dinamico con prezzi che nella zona del teroldego classico possono raggiungere anche gli 80-90 euro metro quadrato, con una media di 70 euro. a trento sud con la frutticoltura in difficoltà sia per la cimice asiatica che per i prezzi poco remunerativi andiamo dai 22 ai 30 euro. analogo il discorso per la valsugana dove gli appezzamenti in vendita hanno anche una dimensione superiore e l’offerta è piuttosto consistente, ma purtroppo visto il basso reddito dato dalla frutticoltura la domanda è piuttosto fiacca. se poi si compera un frutteto da rifare bisogna mettere in conto altri 4-5 euro/metro quadrato per il reimpianto. nella zona a sud di rovereto dove prevale la viticoltura e dove la retribuzione dell’uva è abbastanza buona, anche i prezzi dei terreni sono maggiori che a trento sud senza però raggiungere i picchi toccati in piana rotaliana fino a roverÈ della luna.

Rimane la valle di non: la resa della frutticoltura grazie a melinda è importante, c’è pertanto un interesse all’acquisto di piccoli appezzamenti che di solito vengono messi in vendita, anche da frutticoltori part time che sono la maggioranza: si tratta di appezzamenti piccoli, quindi, con costi complessivi del fondo in vendita accessibili. in valle di non il mercato è molto dinamico ed i prezzi in base alla zona, alla condizione del frutteto, alla varietà, all’età delle piante vanno da un minimo di 30-35 euro per raggiungere anche i 60-70 nelle zone più vocate e dove la domanda è più forte come la zona delle quattro ville. questi prezzi sono dovuti anche alle modeste dimensioni che hanno gli appezzamenti in vendita, conclude il direttore di coldiretti trento mauro fiamozzi: certo, questi prezzi frenano la possibilità, soprattutto per i giovani, di farsi un’azienda adeguata.













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