Ma cresce la speranza di uscire dal tunnel: 5 mila occupati in più
Nei primi nove mesi dell’anno appesa concluso i dati diffusi dagli analisti sono stati positivi. Ma con un calo in ottobre
TRENTO. L’uscita dal tunnel sembra vicina. I dati sul mercato del lavoro relativi ai primi nove mesi del 2014 appaiono piuttosto confortanti: l’occupazione cresce in tutti i settori, costruzioni comprese, con un tasso di occupazione che sale di otto decimi di punto e si porta al 66,1%, a fronte di un tasso di disoccupazione del 6,6%. Nel contempo la domanda di lavoro delle imprese sale del +4,2%, con 3.800 assunzioni in più rispetto ai primi nove mesi del 2013. In calo di quasi 2 mila persone invece sono gli iscritti ai Centri per l’impiego (-9,6%) rispetto allo stesso periodo della scorso anno. La fonte è il 29.mo Rapporto sull’occupazione in provincia di Trento e relativo al 2014.
Occupazione: +2%. I dati della rilevazione Istat sulle forze di lavoro indicano, a livello complessivo, una crescita di soggetti attivi (forze di lavoro) di 5.300 unità, dei quali la grande maggioranza è rappresentata da occupati (+4.700 unità, pari al +2,0%). L’aumento di occupazione ha interessato tutti i settori, con l’agricoltura che segna un +12,2%, seguita dal secondario (+5,6%) e quindi dal terziario, praticamente stabile (+0,3%). Il risultato del secondario è sostenuto ancora dal manifatturiero (+7,1%), mentre le costruzioni – comunque in recupero – fanno segnare un incremento meno importante (+1,6%). La dinamica degli occupati fa salire il tasso di occupazione di 0,8 punti percentuali, portandolo al valore del 66,1%. La performance femminile risulta lievemente superiore a quella maschile (+0,8 punti contro +0,7), ma di fatto si conferma il divario già esistente, con il tasso di occupazione femminile al 58,2%, contro il 73,9% degli uomini.
Tasso di Disoccupazione stabile: 6,6%. Cresce anche il numero di persone in cerca di occupazione (+500 soggetti), ma ciò non altera il peso di questa componente sul complesso delle forze di lavoro: il tasso di disoccupazione rimane invariato sul livello del 6,6%. Anche in questo caso la componente femminile ottiene un risultato più incoraggiante in quanto vede flettere (modestamente) il tasso di disoccupazione di 0,2 punti, a fronte di un pari incremento segnato dagli uomini (+0,2 punti).
La flessione di ottobre. Dopo un agosto e settembre 2014 in crescita, in ottobre la domanda di lavoro è tornata in negativo. Nel solo ultimo mese, rispetto all’ottobre del 2013, si contano 5.144 assunzioni in meno per una variazione negativa del 45,1%. Questo calo era in larga parte atteso, giacché nel 2014 la raccolta della frutta e le relative assunzioni sono partite in settembre, al contrario del 2013 dove erano state ritardate al mese di ottobre. Ciò ha comportato da prima, nel mese di settembre 2014, una forte crescita delle assunzioni in agricoltura (+3.828 unità rispetto al settembre 2013) e successivamente un deciso calo delle stesse nel mese di ottobre (-4.683 e -85,1% su ottobre dell’anno precedente).