Lavoro, il 2012 si chiude col record di disoccupati
In Trentino quasi 5700 iscritti nelle liste di mobilità. Dicembre mese nero. A soffrire sono le piccole aziende
TRENTO. Il 2012 si chiude con una nuova impennata per gli iscritti in mobilità in Trentino. Lo confermano i dati sugli iscritti alle liste di mobilità della Provincia diffusi ieri dalla Cgil del Trentino. Il 13 dicembre, il comitato provinciale mobilità ha infatti certificato la presenza in lista di 5.653 licenziati rispetto ai 5.529 registrati a novembre. Per il decimo mese consecutivo i licenziati in mobilità superano complessivamente le 5.000 unità.
Nel confronto con lo stesso mese dell'anno precedente appare evidente l'impatto negativo prodotto sul mercato del lavoro locale dalla recessione in atto: a dicembre 2011 infatti gli iscritti in mobilità risultavano essere 4.807, ossia ben 846 in meno. In termini percentuali l'incremento di iscritti in mobilità su base annua ad ottobre risulta pari al 17,6%.
In media durante il 2012 sono stati registrati iscritti in mobilità ben 5.249 lavoratori con un incremento percentuale rispetto alla media del 2011 pari al 10,4%. I sospesi perché al lavoro sono stati invece 1.710. in media durante il 2012. Il dato si traduce in una riduzione percentuale dell'1,5% rispetto al 2011. Si tratta della prima contrazione annua dei sospesi registrata dal 2008.
Ed è proprio l'andamento dei sospesi a segnare un netto peggioramento nell'ultima parte del 2012. A dicembre 2012 infatti i lavoratori in mobilità che hanno trovato un impiego a termine sono indicati in 1.633, in rosso di ben 44 unità rispetto a novembre, quando già erano risultati in calo rispetto ai due mesi precedenti. Anche il confronto su base annua resta negativo: sono 48 in meno i sospesi rispetto a dicembre 2011, quando risultavano essere complessivamente 1.681. L'andamento dei sospesi dà la misura di quanto sia difficile la ricollocazione per il personale espulso in questa congiuntura economica, considerato che tra agosto 2011 e febbraio 2012 il numero dei sospesi era precipitato da 1.912 a 1.498. Tra l'altro, già lo scorso anno si era chiuso con un differenziale positivo minimo rispetto al 2010: a dicembre 2011 infatti il numero dei sospesi perché assunti a termine era stato superiore di un misero 1,6% rispetto allo stesso periodo del 2010. Come detto, il 2012 si chiude addirittura con il segno meno.
Anche il raffronto tra gli iscritti in mobilità attuali e quelli dei tre anni precedenti dimostra che il crollo della finanza internazionale del 2008 e la più recente crisi del debito sovrano dell'Eurozona producano ancora effetti negativi sul mercato del lavoro anche in Trentino. Basti pensare che gli iscritti in mobilità nel 2012 - 5.249 in media - continuano ad essere più numerosi della media mensile del 2011, quando era stata raggiunta quota 4.756 contro una media mensile di 4.417 nel 2010 e di 3.807 nel 2009. In pratica, nel 2012 sono stati registrati in media 493 iscritti in più rispetto al 2011, 832 rispetto al 2010 (pari a +18,8%) e 1.442 in più rispetto al 2009 (+37,8%).
Il flusso di nuovi ingressi risulta significativo anche a dicembre. Sono infatti 364 gli iscritti in mobilità del mese, dato più che doppio rispetto a quello di dicembre 2011. Osservando la provenienza, i licenziati dalle piccole imprese sono stati pari addirittura all'72,3% di tutti i nuovi ingressi del mese. Sul computo totale, la stragrande maggioranza degli iscritti in mobilità – il 78,4% - è stato licenziato da una piccola impresa.