congiuntura

L’economia trentina frena: crescita dimezzata, imprese preoccupate per il futuro

L’indagine della Camera di commercio: nel terzo trimestre fatturati ancora positivi e l’occupazione tiene, ma i dati sono in calo. Pesa la crisi energetica  



TRENTO. L’economia trentina frena nei primi sei mesi del 2022. Lo dice l'indagine congiunturale del terzo trimestre 2022 - curata dall'Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio di Trento.

Le variazioni tendenziali del fatturato sono ancora positive per quasi tutti i settori economici e le classi dimensionali, ma, a livello complessivo, la crescita è dimezzata rispetto al periodo precedente.

I giudizi degli imprenditori sulla redditività e sulla situazione economica dell'azienda sono attualmente ancora positivi, mentre i giudizi in prospettiva evidenziano un marcato peggioramento.

"I dati dell'indagine trimestrale sulla congiuntura - commenta il segretario generale Alberto Olivo - confermano un quadro economico in decelerazione. Preoccupano i giudizi degli imprenditori in termini prospettici, che lasciano ormai intravvedere una fase recessiva nell'ultima parte dell'anno o nei primi mesi del 2023, e allarma il dato in base al quale oltre il 5% delle imprese ritiene a rischio il proseguimento dell'attività aziendale, se i rincari dei beni energetici e delle materie prime dovessero proseguire ancora per qualche mese. L'intensità e durata della prossima fase di crisi, che appare ormai molto probabile, dipenderà dall'evoluzione dello scenario geopolitico internazionale nel breve e medio termine".

Nel terzo trimestre dell'anno - rende noto l'ente camerale - il fatturato delle imprese esaminate cresce dell'8,8% rispetto all'analogo trimestre 2021: variazione decisamente più contenuta rispetto a quelle rilevate nei primi due trimestri (+16,6% e 15,3%) e influenzata da una forte componente inflazionistica. L'occupazione evidenzia una crescita lieve (+0,9%) e meno sostenuta rispetto ai trimestri precedenti (+2,1% nel 2° trimestre). Le variazioni positive più marcate nel manifatturiero e nei trasporti. Si riducono, invece, gli addetti del commercio e delle costruzioni. L'andamento occupazionale nelle piccole imprese fino a 10 addetti è negativo (-2,3%), mentre cresce tra le medie (11-50 addetti) e le grandi imprese (oltre 50), con aumenti pari a +2,4% e a +2,8%. 













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