Il giorno di Renzi & Valls: Trento è blindata
Il premier al Santa Chiara alle 15 assieme al collega francese Valls. Annunciate contestazioni. Polemica sul silenzio elettorale
TRENTO. Sarà una città blindata - in maniera soft, assicurano le forze dell’ordine, ma pur sempre blindata - quella che attende l’arrivo dei due capi del governo protagonisti assoluti della nuova edizione del Festival dell’economia: Matteo Renzi e il suo collega francese Manuel Valls. L’arrivo di Renzi, alle prese con una serie di nodi (e snodi) fondamentali per il suo governo - come la riforma della scuola, il caso migranti, la questione pensioni - sarà il momento più delicato, su cui le forze dell’ordine stanno predisponendo un apposito piano di sicurezza con l’apporto di agenti dal Veneto.
«Una nuova passerella - scrivono in una nota Usb e Sbm che annunciano la contestazione con un corteo che partirà da piazza Duomo per arrivare fin davanti all’Auditorium - stavolta affiancato dal primo ministro francese Manuel Valls e, com’è suo costume, celebrerà senza contraddittorio le sue vergognose controriforme, a cominciare da quelle sul lavoro, sull'istruzione e sul sistema elettorale. Con annessa campagna elettorale, gratuita ed assistita, per la corsa del suo partito alle elezioni regionali di fine mese». Insomma, accoglienza tutt’altro che morbida, e bisognerà vedere se accanto ai sindacati di base si faranno vedere anche gli antagonisti a rendere più pepata la protesta.
Matteo Renzi e Manuel Valls saliranno sul palco dell’Auditorium Santa Chiara alle 15, assieme alla giornalista Lilli Gruber, e metteranno sul piatto le riforme fatte in Italia e Francia, pesandole e confrontandole.
Facile pensare che, prima di salire sul palco, i due premier ne approfitteranno per parlare un po’ di Europa, cercando di fare fronte comune per alleggerire la linea dell’austerità portata avanti dalla Germania e dai paesi nordici, e allentare così il muro invalicabile del tre per cento (numero ormai entrato nelle case di tutti, a furia di parlarne) nel rapporto tra deficit e Pil.
L’intervento di Renzi sarà passato ai raggi x anche dal mondo della politica nazionale, dato che quello odierno è il sabato di vigilia del voto in sette regioni italiane, con la pioggia di critiche per il suo intervento a Trento in un giorno che dovrebbe essere di “silenzio”, e per di più arrivato all’indomani della pubblicazione da parte della Commissione antimafia dei sedici candidati «imprensentabili».
Insomma, carne al fuoco ce n’è tantissima, e Renzi non è certo tipo da sfuggire ai microfoni e riflettori. Una cosa è certa: oggi Trento e il Festival dell’Economia saranno ancor di più sotto i riflettori nazionali e di mezza Europa, comunque andrà a finire il testa a testa tra Renzi e Valls.