Gruppo Itas, patrimonio in crescita e “solvency ratio” in forte aumento
Previsto un beneficio di mutualità di oltre 1 milione di euro in favore dei soci assicurati per contenere i rincari delle materie prime
TRENTO. Concluse le celebrazioni per il 200° anniversario della nascita di Itas Mutua - la più antica compagnia assicurativa italiana - che hanno visto una importante partecipazione anche ai massimi livelli istituzionali, il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 29 marzo ha approvato il bilancio consolidato dell’esercizio 2021.
«Si tratta di un bilancio decisamente virtuoso in termini di solvibilità e capacità di raggiungere i risultati economici e patrimoniali stabiliti dal piano industriale seppure in un contesto reso difficile dalla crisi sanitaria», evidenzia il presidente Giuseppe Consoli.
«Questi sforzi dimostrano ancora una volta la capacità del modello mutualistico di sapersi adattare bene e presto alle nuove esigenze di protezione della nostra comunità di soci assicurati e al contempo evidenziano la solidità patrimoniale della Compagnia, elemento cardine per poter operare in modo rapido ed efficace a beneficio di tutti i territori in cui siamo presenti».
«Un bilancio – conclude il presidente – che rispecchia a pieno quegli impegni che io e tutto il Consiglio di amministrazione ci siamo assunti all’inizio del nostro mandato: difesa dei valori mutualistici, riqualificazione del ruolo strategico di soci e delegati, valorizzazione delle risorse interne, consolidamento del nostro patrimonio e della solvibilità e posizionamento della Mutua nel ruolo di protagonista del centro di sistema del nostro territorio elettivo e del mercato assicurativo».
Il Gruppo Itas chiude l’esercizio con un Solvency Ratio del 217% (183% nel 2020) e un utile di consolidato prima delle imposte di 28,9 milioni di euro (27,3 nel 2020); il comparto danni registra un utile lordo di 13,8 milioni, mentre quello vita di 15,42 milioni. Grazie quindi all’utile di esercizio e alle costanti azioni di rafforzamento del capitale, il Gruppo presenta al 31.12.2021 un patrimonio netto complessivo di 524,4 milioni di euro in crescita del 4,2%, nonostante svalutazioni nette di carattere finanziario avvenute nel periodo per effetto principalmente della crescita dei tassi pari a 55 milioni.
Itas ha proseguito il suo percorso strategico con un’importante attività volta a valorizzare il portafoglio esistente, in ottica di cross selling nei rami vita, proiettando lo sviluppo anche verso innovative soluzioni di instant insurance, sempre più richieste dal mercato. In particolare, quest’ultimo ambito ha visto la raccolta di circa 100 mila coperture in tutta Italia in relazione al nuovo obbligo assicurativo di responsabilità civile dello sciatore (ITASnow).
«Oltre che nel centrare gli obiettivi di piano - precisa l’amministratore delegato e direttore generale Alessandro Molinari - la gestione si è focalizzata verso un modello di sviluppo tecnologico sempre più avanzato e vicino ai nostri soci assicurati, anche grazie alla capacità e collaborazione della rete agenziale che ormai agevola la sottoscrizione di circa il 50% delle polizze in formato digitale. Il nostro lavoro è stato inoltre apprezzato anche dalla comunità finanziaria, grazie ad un importante attestato dall’agenzia Fitch che ha migliorato il rating ITAS a BBB con outlook stabile».
In considerazione dei positivi risultati di bilancio, il Consiglio di amministrazione ha infine deliberato di proporre all’Assemblea dei Delegati il riconoscimento di benefici di mutualità per oltre 1 milione di euro, per la durata di un anno, a sostegno di quei soci che, in caso di sinistro, non abbiano capienza nel massimale a causa dell’incremento dei costi di ricostruzione per effetto della crescita dei prezzi delle materie prime e della manodopera.
Segmento Danni.
I premi nei rami Danni ammontano a 735 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il 2020 escludendo dal computo i premi afferenti ad Assicuratrice Val Piave. Più nel dettaglio i premi hanno registrato una flessione nel comparto Auto del 3,6%, imputabile prevalentemente alla RC Auto che ha riflesso una politica tariffaria più favorevole verso i soci assicurati per tener conto di un riconoscimento di scontistica a fronte del generalizzato minor utilizzo dei veicoli per causa delle restrizioni imposte dalla crisi sanitaria.
Il combined ratio del lavoro conservato rimane ben positivo e invariato rispetto all’anno precedente (97,3%). Si registra, nel dettaglio, un incremento della sinistralità nel comparto Auto per effetto della ripresa della circolazione post pandemia e un sensibile miglioramento nel comparto non Auto anche per effetto di minori oneri netti derivanti da eventi atmosferici e catastrofali.
Segmento Vita.
L’esercizio appena concluso rileva una crescita significativa del comparto welfare del 22,8%, arrivando così a pesare ben il 48% della raccolta premi complessiva annuale. In tale ambito, lo sviluppo di Plurifonds - il Fondo pensione aperto di ITAS Vita – è proseguito secondo una dinamica virtuosa, mantenendosi tra i maggiori fondi pensioni aperti del settore assicurativo per dimensione e per risultati. I premi emessi in tale comparto sono in crescita rispetto al 2020 di 32,1 milioni di euro attestandosi a 168,7 milioni di euro (136,6 milioni nel 2020), dando così ulteriore impulso al relativo patrimonio (17,6%). Le nuove adesioni hanno registrato un importante incremento portando il numero degli aderenti a raggiungere le oltre 94 mila unità (oltre 10 mila unità in più rispetto al 2020).
Un deciso successo è stato registrato anche dalle polizze temporanee caso morte (+18,7%) e da quelle a copertura del rischio di non autosufficienza.
La raccolta vita comprensiva dei contratti di investimento si attesta così a 401,2 milioni di euro, in contrazione del 36,2% solo a causa della decisione – maturata fin dal 2020 - di interrompere le nuove sottoscrizioni afferenti le gestioni separate di Ramo I a causa dei bassi rendimenti registrati dai mercati finanziari.
Il presidente di Itas Vita Fabrizio Lorenz ha espresso ampia soddisfazione per i dati del bilancio 2021 evidenziando come «la scelta strategica, avvenuta ormai tre anni fa, di rafforzare con decisione l’attività nel comparto welfare si stia dimostrando oggi corretta e lungimirante, ponendo Itas tra i player più importanti in un ambito nel quale i cittadini avanzano una crescente domanda di protezione, alla quale la nostra Compagnia sta rispondendo in modo puntuale».