Folgarida: 80 milioni di investimenti
Bilancio record approvato ieri dall’assemblea dei soci. E ora si inizia a pensare alla fusione con Campiglio e Pinzolo
FOLGARIDA. C’era il bilancio da approvare, le nomine da fare, il piano di investimenti da varare, ma l’assemblea di ieri dei soci delle Funivie Folgarida Marilleva è stata anche l’occasione per iniziare a parlare di fusione. Sembra che la costruzione di una società unica nella quale potranno confluire Funivie di Campiglio, Funivie di Pinzolo e la stessa Folgarida Marilleva sia sempre più probabile. Sembra si tratti solo di una questione di tempo. Ma non moltissimo, circa un paio d’anni.
Se la fusione dovrebbe andare in porto, nascerebbe la più grande società funiviaria italiana e una delle prime in Europa, anche se lontana dai giganti francesi.
L’asssemblea di ieri ha anche approvato il piano di investimenti che prevde la spesa di 80 milioni di euro in 10 anni in nuovi impianti, ma anche in altre strutture. Il primo investimento a partire sarà il bacino per l’approvvigionamento dell’acqua per la neve programmata in val Mastellina.
L’Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato il Bilancio separato di esercizio al 30 aprile 2018 e la proposta del Consiglio di Amministrazione di destinare l’utile d’esercizio risultante dal Bilancio separato, pari 3.092.328 euro, per il 5% a Riserva Ordinaria, ai sensi di legge, e per il rimanente a Riserva Straordinaria, ai fini della riduzione dell’indebitamento finanziario, connesso agli investimenti effettuati.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono pari 28.873.307 (con un aumento del 13,07% rispetto all’esercizio precedente). Il Margine Operativo Lordo (Ebitda): 11.554.649 euro(+ 21,46%). Risultato Operativo (Ebit): 5.439.277 euro (+ 46,68%). Un bilancio con tutti segni più e crescita anche a due cifre dei fondamentali. Tutti tranne uno. Infatti l’utile, nonostante la crescita dei ricavi, dei passaggi, del margine operativo lordo e del risultato di esercizio, è calato attestandosi, per quanto riguarda il consolidato di gruppo a 3 milioni e 67 mila euro, con un meno 4,22% rispetto all’anno precedente.
Un calo dovuto essenzialmente a poste di carattere finanziarie. In primo luogo alla spesa di un milione e 400 mila euro necessario per l’estenzione dei crediti partecipativi delle casse rurali e anche per altre poste di carattere finanziario. Queste voci negative, che però hanno caratteristiche del tutto eccezionali ed una tantum, hanno contribuito ad abbassare gli utili che, altrimenti, sarebbero stati ben superiori a quelli dell’anno scorso.
Questi risultati riflettono la performance positiva dei principali parametri caratteristici dell’attività, che presentano un importante incremento rispetto all’anno precedente, facendo registrare i migliori risultati di sempre: totale Passaggi impianti: 11.139.957 (+ 7,51% rispetto all’esercizio precedente); totale ingressi giornalieri: 1.180.303 (+ 8,01%). L’Assemblea ordinaria ha deliberato di confermare in carica in cda Gastone Cominotti e il Giorgio Barbacovi, fino alla data di approvazione del bilancio 2020.