rincari

Energia e trasporti, per i frutticoltori trentini stangata da 15 milioni

Federcoop lancia l’allarme per i settori frutta e vino: “Aumenti non sostenibili”



TRENTO. I settori frutticolo e vitivinicolo della Federazione della cooperazione trentina denunciano costi energetici, di trasporto e di imballaggio crescenti e non sostenibili dalle aziende locali.

"Gli aumenti rimangono tutti a carico dei produttori, poiché risulta non praticabile il trasferimento dei maggiori costi sui consumatori. Ci appelliamo anche alla disponibilità della politica e delle istituzioni pubbliche per affrontare questa situazione di emergenza", afferma il vicepresidente della Federazione Michele Odorizzi.

Secondo le stime di Federcoop, per il sistema frutticolo i rincari sono compresi tra i 12 e i 15 milioni di euro circa. Nello specifico, nel settore melicolo i costi di produzione sono aumentati di circa 30 millesimi di euro al chilo, in buona parte dovuti all'aumento dell'energia elettrica, che per il consorzio Melinda inciderà dai 12 ai 15 millesimi.

I costi degli imballaggi e i trasporti interni sono cresciuti del 20%, i trasporti oltremare del 50% e le tariffe dei container sono aumentate fino a quattro volte.

Il sistema vitivinicolo, negli ultimi sei mesi le cantine hanno rilevato un aumento medio del 30% del costo dell'energia (a novembre 2021 le bollette del gas sono quasi quadruplicate), tra il 15 e il 20% per i materiali di confezionamento del vino e del 40% per il cartone. Gli aumenti dei trasporti (movimentazione container), hanno registrato percentuali di incremento comprese tra il 300 e 350%. 













Scuola & Ricerca

In primo piano