Edilizia, tavolo permanente anti crisi
Sindacati in Provincia: verso un vertice allargato alle imprese sulla ricollocazione del personale e gli appalti
TRENTO. Un impegno comune per organizzare un tavolo permanente sulla crisi: è il risultato dell’incontro di ieri pomeriggio in piazza Dante tra Provincia e sindacati. Entro quindici giorni si terrà dunque un vertice operativo allargato alle imprese, che avrà al centro del confronto la ricollocazione del personale edile e gli appalti. A incontrarsi per fare il punto sulla drammatica congiuntura del settore edile in Trentino, per l’amministrazione provinciale, c’era il presidente della giunta Alberto Pacher e l’assessore all’economia, Alessandro Olivi, accompagnati dai dirigenti generali Raffaele De Col e Silvio Fedrigotti. Per i sindacati erano invece presenti i segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Gianni Tomasi, Stefano Pisetta e Maurizio Zabbeni.
«I vertici della Provincia - commentano dopo l’incontro i segretari generali di Feneal, Filca e Fillea - si sono detti pronti a convocare tutte le parti sociali entro quindici giorni per dare vita a un tavolo permanente di confronto con sindacati e associazioni datoriali nel quale, da un parte, affrontare tutti i nodi relativi ad una corretta gestione degli appalti di lavori pubblici in Trentino, e, dall’altra, lanciare un piano straordinario per la riqualificazione e ricollocazione delle migliaia di lavoratori edili espulsi in questi anni dal mercato del lavoro attraverso specifici strumenti di sostegno al reddito e mirate politiche attive del lavoro. Ci stiamo infatti confrontando con una crisi strutturale del settore che sta provocando un vero e proprio dramma sociale, considerata l'emorragia di posti di lavoro di questi anni nell'edilizia».
«Abbiamo ribadito alla Provincia - aggiungono Tomasi, Pisetta e Zabbeni - che il confronto con le parti sociali deve avere un taglio operativo perché servono soluzioni concrete e immediatamente attivabili per rilanciare il settore nel medio periodo offrendo percorsi certi a chi, proveniendo dall’edilizia, oggi è ancora escluso dal mercato del lavoro. Su questo fronte abbiamo ricevuto un impegno convito da parte di Pacher ed Olivi». «Ora - concludono i sindacalisti - confidiamo che, anche con il concorso fattivo e non più rinviabile delle controparti datoriali e di tutte le imprese, si passi velocemente dalle parole ai fatti».
Solo pochi giorni fa Pacher, rispondendo a un’interrogazione del consigliere del Pdl Giorgio Leonardi, aveva illustrato cifre drammatiche: negli ultimi quattro anni ben 251 imprese artigiane del settore edile del Trentino hanno cessato l’attività, con 1.148 lavoratori che hanno perso il posto di lavoro.
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