Coop e Rossi, faticose prove di alleanza

Schelfi: vogliamo collaborare, ma la politica ci ascolta poco. Il governatore: lavoriamo insieme per il made in Trentino


di Roberto Colletti


TRENTO. Faticose prove d'intesa, sensibilità distanti. “Progettiamo assieme un Trentino più unito e solidale” ha proposto Schelfi. “D'accordo, definiamo il percorso nell'accordo che firmeremo tra qualche giorno” ha replicato Rossi. La sensazione ieri nell'assemblea della Cooperazione è stata forte: l'uomo del movimento e l'uomo di governo pronunciano le stesse parole, ma parlano lingue diverse. Carico di visione del futuro l'uno, pragmatico ed asciutto l'altro. In sé non è un male, del resto svolgono ruoli diversi ed è naturale che i punti di vista non si sovrappongano. Purché s'incontrino. Le responsabilità che ognuno di loro rappresenta sono pesanti e trovare i terreni comuni su cui lavorare è decisivo per superare sette anni di crisi e iniziare la costruzione di una prospettiva di sviluppo. E su questo c'è ancora molto da lavorare.

La sala di via Segantini era affollata e fitta la presenza degli ospiti istituzionali. Schelfi ha dato un tono decisamente “politico” alla sua ultima relazione – il suo quarto mandato di presidente, dodici anni, scadrà nel giugno 2015 – rivendicando il ruolo che la cooperazione ha avuto ed ha nello sviluppo della comunità e nel garantirne la coesione sociale. Soprattutto oggi che, superata l'epoca della povertà, il Trentino “si trova spesso isolato e la sua realtà poco compresa.” Una condizione figlia di molti mali: “l'assenza di idealità, l'iperliberismo ed il populismo, l'economia della disuguaglianza, l'Europa mercantile, il respiro corto della politica.” Ecco, “siamo stati poco ascoltati dalla politica” ha detto rivolgendosi a Rossi “ma siamo pronti ad elaborare proposte con tutta la responsabilità che sentiamo.” Passaggio chiave, questo, in cui la Cooperazione di Schelfi si (ri)propone come soggetto “politico” pronto, assieme agli altri “corpi intermedi” - organizzazioni imprenditoriali, sindacati... - a collaborare con le istituzioni per costruire una visione ed un programma di nuovo sviluppo.

Come? Istituendo organismi di confronto permanente in Trentino Sviluppo e nell'Agenzia del lavoro. Trovando soluzioni innovative nella gestione degli appalti, soprattutto quelli di servizio, ancor oggi dominati, per incapacità degli enti locali, dal disastroso meccanismo dell'offerta al massimo ribasso. Sostenendo il progetto di creare, con Mediocredito, istituto pubblico, la banca corporate del credito cooperativo. Valorizzando il lavoro degli agricoltori e la loro capacità di creare valore con l'export. E difendendo, con piani che pongano freno al proliferare dei centri commerciali, il forte valore sociale dei negozi di periferia. Tutti punti concreti, illustrati da Marina Castaldo, Giorgio Fracalossi, Luca Rigotti e Renato Dalpalù, vice presidenti di settore .

Un tavolo di confronto robusto, quello presentato al presidente della Provincia. Impegnativa la profferta politica e notevoli le questioni da affrontare.

Rossi se l'è cavata volando più basso di Schelfi, tralasciando i guai del turbocapitalismo, esortando a lavorare per la qualità del “made in Trentino” e concentrandosi semmai sulla scuola “dove è giusto investire sull'educazione alla legalità, ma non avremo mica bisogno che venga Travaglio a spiegarcela, abbiamo anche noi begli esempi da presentare”. Invece gli “piace immaginare”, così ha detto, l'esperienza cooperativa come “terza via tra statalismo e liberismo, basata sul lavoro e non solo sul capitale”, con la consapevolezza che Piazza Dante e movimento percorrono un cammino comune che li obbliga a “fare meglio con minori risorse”. Dell'offerta di Schelfi di “sperimentare con la cooperazione nuovi contenuti di autonomia” Rossi si è, invece, accontentato di prendere “spunti” - “aiutateci a migliorare gli appalti” - ricordando comunque che per “fare sistema e lavorare in squadra, ognuno deve rinunciare a qualcosa”. Come dire, va bene tutti assieme, ma ognuno con il suo ruolo.

Parole simili, linguaggi diversi. Tra alcuni giorni il protocollo d'intesa tra Cooperazione e giunta. Bisognerà leggerlo attentamente: la verità si cela nei particolari.

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