«Chiusure domenicali, sempre avanti» 

Fraccaro ribadisce la volontà del governo. Eurospin applaude. Federdistribuzione attacca



TRENTO. Sulla forte limitazione delle aperture domenicali degli esercizi commerciali il governo non torna indietro. Lo dice il ministro trentino per i rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro. Pladuno anche la Cgil e, a sopresa, la catena di Hard Discount Eurospin, per un quarto di proprietà della trentina Dao, mentre è preoccupata l’associazione della Grande Distribuzione, Federdistribuzione. Fraccaro è chiaro: « Sulle aperture domenicali degli esercizi commerciali la maggioranza presenterà una proposta in grado di tutelare lavoratori e Pmi, in modo da ripristinare regole certe in un settore dove vige la legge del più forte. Le resistenze che arrivano dai partiti di minoranza sono evidente espressione dell’ennesima sudditanza nei confronti delle lobby. Noi tireremo dritto e approveremo la legge in Parlamento al più presto per dare al Paese una normativa in grado di superare il selvaggio West delle liberalizzazioni. È un dato oggettivo che, di fronte alla concorrenza sleale delle multinazionali, non si sono registrati né un aumento dei consumi né maggiori assunzioni ma solo pesanti ricadute sociali. A farne le spese sono i diritti dei cittadini, le piccole e medie imprese che vengono messe in ginocchio dai grandi gruppi di potere e le famiglie italiane. Intervenire sulle chiusure festive significa accogliere le istanze del Paese reale, basti pensare all’ondata di scioperi in tantissime Regioni di pochi mesi fa contro le aperture festive e alla richiesta di Confcommercio e Confesercenti di approvare la nostra legge. Peraltro una proposta simile ha raccolto ben 150mila firme ed è nostro compito tradurre in atti concreti la volontà popolare, con buona pace di chi l’ha sempre calpestata e vorrebbe continuare a farlo. Il cambiamento è arrivato, ora la qualità della vita dei cittadini conta più degli interessi di pochi». Roland Caramelle della Filcams Cgil approva: « La liberalizzazione ha solo peggiorato le condizioni dei lavoratori. Finalmente qualcosa di concreto si muove in questa direzione: se si arriva ad una modifica del Decreto Monti non può che essere positivo. Ci auguriamo che l'impegno dichiarato dal governo trovi concretezza nel più breve tempo possibile». Ilo presidente di Federdistribuzione Claudio Gradara è di tutt’altro avviso: «Non vediamo la necessità e l'opportunità di intervenire in questo senso, le aperture domenicali sono un grande successo, certamente hanno dato un sostegno ai consumi in un momento di grande necessità per il Paese. Bisogna capire l'effettiva portata del provvedimento: con la soluzione più radicale ed il ritorno agli anni '80, ossia all'azzeramento delle aperture festive, solo fra noi che contiamo 250 mila dipendenti ci sarebbe un esubero di 15-20 mila dipendenti. Noi rappresentiamo la metà del settore, il numero andrebbe moltiplicato per due». Infine Eurospin è talmente convinta della bontà dell’iniziativa del governo che ha acquistato una pagina sul Corriere della Sera per dire che è ora che si torni alle chiusure di domenica: «La migliore qualità della vita ci renderà a medio termine tutti più soddisfatti e si potranno aprire nuovi negozi e creare più posti di lavoro».













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza