Arriva la «Fiera del lavoro» alle Gallerie
Tre giorni di incontri, focus group e laboratori sulle tecniche migliori per cercare un’occupazione
TRENTO. Si terrà a Trento alle Gallerie di Piedicastello, dal 5 al 7 aprile, la Fiera del lavoro, iniziativa organizzata da Agenzia del lavoro tramite il Centro per l’impiego di Trento che si inserisce nel progetto nazionale Employers' Day, il cui obiettivo è coinvolgere 300 Centri per l’impiego a livello nazionale su una serie di fiere e iniziative locali per la promozione dell'incontro fra domanda e offerta di lavoro. L’evento è articolato su tre giornate e prevede una serie di incontri pubblici , focus groups e laboratori sulle tecniche di ricerca del lavoro nell’era digitale e dei social media, ma anche simulazioni di colloqui di selezione e un employers day rivolto ai lavoratori della ex-Whirlpool, che coinvolgerà una quarantina di aziende.
«Con questa iniziativa - ha sottolineato l’assessore provinciale Olivi - rendiamo tangibile lo sforzo, che abbiamo fatto anche con la stesura del nuovo Piano provinciale di politiche del lavoro, per migliorare l'incontro fra domanda e offerta di lavoro. Il problema oggi è che a volte le imprese non trovano le persone che cercano. C'è insomma una pronunciata asimmetria fra una domanda di lavoro che si fa di giorno in giorno più esigente, perché le imprese, nell'uscire faticosamente dalla crisi degli ultimi anni, hanno bisogno di competenze nuove, orientate a saperi più avanzati, ed un'offerta che va evidentemente ridefinita e ricostruita proprio sulla base di queste nuove esigenze. Le nostre politiche di conseguenza devono essere di natura più attiva, ad esempio sul versante della formazione o del placement, e devono orientarsi ancora maggiormente a fare avvicinare imprese, territorio e lavoratori. Il Piano della Provincia non a caso mette al centro lo strumento della rete dei servizi all'impiego, che raccoglie una pluralità di soggetti, e il sistema del voucher , che mette a disposizione del lavoratore una pluralità di scelte, sia per finalizzare le sue competenze sia per avvicinarsi al sistema delle imprese". Gli ha fatto eco il presidente di Agenzia del lavoro Salomone per il quale "bisogna innestare la tradizionale funzione dell'intermediazione fra domanda e offerta di lavoro sui bisogni di oggi. Parliamo di una funzione che è e rimarrà prevalentemente pubblica, anche quando svolta da soggetti di natura privatistica».