Api, oggi la giornata mondiale. Ricordando Andrea Paternoster
La situazione in Trentino non è rosea soprattutto a causa del meteo: due anni di maltempo primaverile hanno provocato un calo della produzione
TRENTO. Si celebra oggi 20 maggio la quinta edizione della giornata mondiale delle api istituita dalle Nazioni Unite nel 2017 per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su questo importantissimo amico e collaboratore del contadino.
L’opinione pubblica conosce più i prodotti dell’alveare che le api, ma non hanno abbastanza chiara l’idea che mai come in questo momento le api sono state in pericolo di estinzione. «Sarebbe drammatico», affermano gli esperti, «perché 3 colture alimentari su 4 come mele, pere, fragole, ciliegie dipendono in larga misura dall’impollinazione delle api».
Va detto che negli ultimi trent’anni in molte realtà come il Trentino Alto Adige le cose sono notevolmente migliorate per quanto riguarda i prodotti antiparassitari usati e il periodo del loro uso. I tecnici dell’Esat prima e quelli della Fem nell’ultimo decennio, forti anche di una precisa normativa provinciale sono molto attenti nel segnalare i divieti di uso degli antiparassitari nel periodo della fioritura nel quale gli insetti pronubi, api in testa sono presenti nei loro frutteti. Anzi sono molti i frutticoltori che in Trentino prendono in affitto le api come migliori alleati per l’impollinazione delle loro mele.
Questa ricorrenza è anche l’occasione per ricordare un grande maestro dell’apicoltura e dei prodotti dell’alveare prematuramente scomparso in un incidente stradale a soli 54 anni, Andrea Paternoster. A lui si deve la riscoperta del miele per l’alta cucina, ma anche una forte azione di sensibilizzazione dei consumatori sull’importanza del miele nella dieta alimentare.
Le conseguenze delle condizioni anomale del meteo
Se non fossero abbastanza i problemi creati dall’inquinamento, contro le api si stanno accanendo sempre più frequentemente le pessime primavere dal punto di vista meteo. Quella del 2019 era stata segnata in rosso dagli apicoltori trentini, in quanto fredda e piovosa ebbene anche quella di quest’anno è ormai destinata ad essere una brutta copia.
Un giovane apicoltore di Tione Maurizio Ferraboschi, ci ha fatto un quadro drammatico: lo scorso anno aveva 400 arnie, quest’anno sono solo 300, ma non solo di solito lui pratica il nomadismo nel bresciano dove le api vengono portate per la fioritura delle acacie con il risultato di produrre un ottimo miele. Ebbene, quest’anno non solo non ci sono state le condizione meteo per il nomadismo, ma ad oggi le api hanno ancora bisogno di essere alimentate per sopravvivere perché i pochi fiori presenti sono molto scarsi di nettare.
Amelio Marigo, figlio dello storico apicoltore Bruno, uno dei più grandi apicoltori trentini, oltre che titolare del museo dell’ape di Lavarone, è demoralizzato, ogni anno va peggio esclama, quest’anno ormai la produzione di miele primaverile è fortemente compromessa, è sempre più freddo e le giornate di pioggia quando le api non volano sono sempre più numerose. Ora speriamo nel tarassaco in montagna.
«Stamane ho portato una parte delle arnie in Asiago da Lavarone dove c’è la fioritura del tarassaco, ebbene la temperatura era di 2 gradi appena sopra lo zero. E’ evidente che in queste condizioni le api non volano. Speriamo ora che il clima migliori, ma anche per la prossima settimana non si prevedono grandi miglioramenti. Ora ci sarebbe una bella fioritura di tarassaco, poi segue quella del castagno e del tiglio e noi le rincorriamo continuamente sperando nel tempo. A luglio chiuderemo con quella dell’ottimo rododendro che da un ottimo miele e va detto che negli ultimi anni questa fioritura ci ha dato buone soddisfazioni».
Attenzione alla provenienza
A completare il quadro negativo sul mercato a c’è la carenza di miele italiano, afferma Coldiretti: metà del miele che troviamo sugli scaffali della Gdo è di provenienza estera, se vogliamo un miele sicuro e che non sia ad esempio cinese dove sono ammessi gli Ogm, dobbiamo controllare bene le etichette che obbligatoriamente devono indicare la provenienza. La parola Italia deve essere scritta in bella evidenza.