Agricoltori Cia in assemblea, tra crisi energetica e la sfida della sostenibilità
Il presidente Calovi: “Sforzo per conciliare l’attenzione all’ambiente con i conti delle aziende”. Dorfmann: “Abbiamo perso di vista l’autosufficienza e la sicurezza alimentare”
TRENTO. Ottava assemblea elettiva oggi (12 marzo) per la CIA (Confederazione italiana agricoltori) del Trentino che si è svolta alla Fondazione Mach di San Michele all'Adige ed era chiamata a rinnovare i vertici.
Dopo l’approvazione dei documenti assembleari si è provveduto alla nomina delle cariche sociali. I membri eletti del nuovo Consiglio direttivo: Albertini Daniele, Baldo Mara, Bezzi Danilo, Calovi Paolo, Fedele Federica, Fedrigoni Moreno, Gervasi Gabriele, Giuliani Gianni, Gramola Lorenzo, Ioriatti Tarcisio, March Chiara, Mittestainer Nadia, Pilati Carlo, Tavonatti Emanuele, Zambotti Cristiano. Il neo eletto consiglio si riunirà nei prossimi giorni per la nomina del presidente e nulla fa presagire che Paolo Calovi che ha guidato la CIA Trentino negli ultimi 8 anni non venga riconfermato in carica.
I lavori sono stati aperti da un breve saluto del padrone di casa,il direttore generale della FEM Mario Del Grosso Destreri, che ha affermato fra l’altro: “siamo felici di ospitare l’assemblea di un’organizzazione agricola in un suo momento così importante”.
Quindi Paolo Calovi presidente ha aperto i lavori con le parole di Guccini: “Io chiedo quando sarà che l’uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare” ed ha dedicato un pensiero a tutte le vittime delle guerre. Entrando nel merito del comparto agricolo, Calovi ha sottolineato come sia necessario uno sforzo per conciliare sostenibilità ambientale e sostenibilità economica per gli agricoltori, con i problemi che ci sono dalle difficoltà a reperire manodopera, alla difesa fitosanitaria ma anche la questione dei grandi carnivori, e infine la necessità di proseguire nella ricerca e nell’ottimizzazione dell’uso dell’acqua per irrigazione.
In conclusione Calovi a ringraziato i soci (“Siete il cuore della nostra associazione”), le istituzioni e la Fondazione Mach, la ‘casa degli agricoltori’, per averci ospitato.
Dopo i saluti dei vertici dei movimenti giovani e donne, gli interventi degli ospiti e delle autorità. Giovanni Bort, presidente della Camera di Commercio di Trento: “La capacità di trovare soluzioni è l’arte di ogni buon imprenditore e le associazioni di categoria sono veri catalizzatori del cambiamento”. Roberto Simoni, presidente della Federazione Trentina della Cooperazione, ha proposto una riflessione su come la cooperazione possa essere la risposta ai continui cambiamenti del nostro periodo storico: “L’unica risposta realistica è stringerci, fare compattezza e rete”. “Il miglior biglietto da visita del Trentino sono autonomia e sostenibilità” ha sottolineato il vicepresidente della Provincia e assessore all’Ambiente e Cooperazione Mario Tonina: “Occorre pensare ad una strategia strutturale sulle politiche energetiche”.
Successivamente sono intervenute Susanna Cenni e Martina Loss, rispettivamente vicepresidente e membro della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, le quali hanno riportato l’impegno per politiche volte a garantire un reddito dignitoso e a creare strumenti di sostegno a tutte le filiere. Loss ha parlato di visione strategica: “Uno dei più grandi nemici del settore agricolo è la burocrazia: semplificazione e transizione ecologica devono essere occasione di rilancio”.
L'europarlamentare Herbert Dorfmann, da Strasburgo: “La situazione in Ucraina reindirizza la politica agricola: abbiamo perso di vista l’autosufficienza e la sicurezza alimentare”. Dorfmann ha poi proposto alcune riflessioni sulla PAC e su nuove proposte derivanti dalla nuova PAC.
E’ quindi intervenuto Mario Pezzotti, dirigente Centro Ricerca e Innovazione Fondazione Edmund Mach, il quale ha esposto all’assemblea lo stato della ricerca tramite il genome editing: “Il futuro sta nell’innovazione, le sfide sono molte e la soluzione non è unica, la FEM è al vostro fianco”.
“Di fronte alle tante esigenze del mondo agricolo” - ha chiarito l'assessora provinciale all'agricoltura Giulia Zanotelli - "si risponde con la ricerca e la gestione del rischio, ambiti su cui la Provincia punta con determinazione. Il nostro compito, con i rappresentanti del mondo agricolo, è dare sostenibilità alle aziende senza sottrarci ai cambiamenti, facendo sistema e creando sinergie tra settori diversi.”