«Raccomandata nella cassetta delle lettere senza suonare il campanello? È capitato anche a me»
La segnalazione: «Ero in casa, ma il portalettere si è ben guardato dal premere il pulsante e ha infilato subito la raccomandata». Avete una segnalazione? Mandate una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it
LA MAPPA INTERATTIVA DELLE SEGNALAZIONI
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TRENTO. I problemi con la consegna della corrispondenza postale in Trentino sembrano essere ancora numerosi.
Lo testimoniano i molti messaggi che stanno arrivando via mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it da parte di lettori che hanno avuto un’esperienza, diciamo così, poco piacevole con gli addetti alla consegna.
Ce ne siamo occupati in particolare per un caso record a Pergine Valsugana, per raccontare il caso di una raccomandata “fast” diventata una vera e propria odissea a Gardolo, e uno per raccontare una serie di disagi legati agli avvisi di giacenza in varie parti del Trentino, oltre ad una lettrice che ha dovuto discutere con i responsabili di un ufficio postale per una raccomandata arrivata agli eredi di un defunto. Ci aveva scritto anche l’ufficio stampa delle Poste per scusarsi di eventuali disservizi, chiarendo però che il servizio «si sta svolgendo con regolarità».
Ora a scrivere a “Dillo al Trentino” è Deborah che ci racconta cosa le è accaduto a Trento nei giorni scorsi.
LA MAPPA INTERATTIVA DELLE SEGNALAZIONI
«Buongiorno sono Deborah, scrivo a Dillo al Trentino per segnalare l'ennesima presa in giro degli addetti di Poste Italiane incaricati di consegnare a casa le raccomandate.
Venerdì scorso 15 aprile, alle ore 11.54, come da ricevuta, avrei dovuto ricevere una raccomandata da parte di Poste italiane. Avrei dovuto perché da parte dell'incaricato non ho ricevuto nemmeno uno squillo di campanello ritrovandomi in compenso un lungo avviso di mancata consegna per assenza del proprietario. Il proprietario che era regolarmente a casa in compagnia della moglie e di un figlio. Possibile che nessuno di noi abbia sentito il campanello, che peraltro funziona regolarmente! Ho già prenotato una visita di gruppo dallo specialista...
Propendo più per la classica pigrizia del portatore di raccomandate che al posto di una regolare consegna ha preferito salire sul mio largo marciapiede e infilare l'avviso nella mia bussola direttamente dal sedile della sua Panda o scooter che sia.
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Forse sapeva che abito solamente a cento metri dall'ufficio postale e voleva stimolarmi alla camminata visto l'arrivo delle belle giornate.
Si vergogni Lei e chi la paga!
Mi accodo alla lunga serie di lamentele per un servizio postale che fa acqua da tutte le parti... e già mi rassegno ad una coda infinita nell'ufficio del ritiro dove addetti spesso nervosi e comunque poco sorridenti mi faranno perdere tempo prezioso per ritirare la mia raccomandata tentando anche di rifilarmi contratti telefonici e finanziari super vantaggiosi dimenticandosi di come si preme un semplice bottone di un citofono per consegnare una busta», conclude Deborah.
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