TRENTO. Non accennano a placarsi le proteste per i servizi postali che nell’ultimo periodo non hanno certo vissuto mesi facili, complice anche la situazione pandemia.

A scrivere una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it è Antonella che ci racconta quello che le è accaduto con una raccomandata con ricevuta di ritorno.

Scrive Antonella: «Buongiorno, mi volevo aggiungere al coro di proteste nei confronti dei disservizi di Poste Italiane raccontando a “Dillo al Trentino” quanto mi è successo con una raccomandata con ricevuta di ritorno spedita da Trento a febbraio.

Sono Antonella e ho avuto la fortuna di vincere uno zaino ad un concorso legato ad un prodotto alimentare. Bene, può sempre servire, mi sono detta. Le istruzioni per ricevere il premio prevedevano l'invio obbligatorio tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, della prova d'acquisto e copia del mio documento.

Il giorno 21 febbraio mi sono recata all'ufficio postale più vicino a casa e ho regolarmente inviato la busta come raccomandata con ricevuta di ritorno al modico costo di 6,50 euro. Per pura curiosità ho chiesto all'addetta al banco quanto ci impiega di solito la raccomandata a raggiungere il destinatario, sito a Milano. “Con il codice segua sul nostro sito il tracciamento online perché altro non si può sapere!”.

LA MAPPA INTERATTIVA DELLE SEGNALAZIONI

Andiamo bene.

Il giorno dopo munita di codice ho seguito le istruzioni della solerte impiegata postale ma non era possibile seguire il percorso a causa di problemi tecnici. Stessa risposta nei restanti giorni della settimana. Grande informatizzazione!

Nelle settimane successive non ho più verificato pensando tanto c'è la ricevuta di ritorno e cosa vuoi che ci metta la busta a fare 250 chilometri fino a Milano.

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In sintesi vi posso dire che la busta spedita il 21 febbraio è stata ricevuta dall'addetto della società che organizza il concorso in data 15 marzo. Tutto questo l'ho scoperto solamente il 27 aprile quando mi sono ritrovata la ricevuta di ritorno nella bussola di casa.

Che dire... niente... non ne vale la pena.

Ecco perché ormai da anni con gli stessi soldi spedisco le mie buste ed i miei pacchi con corriere privato», conclude Antonella.

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