l’opera contestata

Zaia: «Ok alla diga del Vanoi solo se ce lo diranno i tecnici»

Il governatore del Veneto interviene sullo scontro con la Provincia di Trento che non vuole l’opera: «Si ascoltano i cittadini ma la posizione ideologica è altro. Non si discute che un invaso possa portare benefici al territorio»

LA DIGA Fugatti diffida il Consorzio Brenta 



VENEZIA. "La diga sul Vanoi avrà un ok o non ce l'avrà in funzione di quello che ci diranno i tecnici. Questo deve essere chiaro a tutti". Lo ha affermato stamani (15 luglio) il presidente del Veneto Luca Zaia durante l'inaugurazione a Breganze (Vicenza), a proposito dell'opera osteggiata dalla Provincia di Trento, per la quale il presidente Fugatti ha diffidato il Consorzio di bonifica Brenta dal proseguire i lavori.

Secondo Zaia "sul fatto che un invaso di acqua possa portare benefici al territorio non si discute. Sul fatto che sia sicuro al 100% ce lo devono dire i tecnici, di certo non io. Ci sono degli addetti ai lavori che devono certificare se è fattibile l'opera con sicurezza totale oppure no. Noi paghiamo una storia, che è quella del Vajont, è come andare dalle parti della Lombardia e sentir parlare di Seveso: ci sono dei fatti storici che pesano culturalmente nei nostri territori. Dall'altro è anche bene ricordare che ci vuole il massimo rispetto per tutti quelli che hanno delle perplessità. I temi sollevati da tecnici e cittadini devono essere approfonditi fino in fondo. Ciò non toglie - ha concluso - che la posizione ideologica è una cosa, la posizione tecnica è un'altra". 













Scuola & Ricerca

Scuola

Via al Liceo del Made in Italy anche in Trentino: ecco il programma

Presentato il regolamento alla quinta commissione permanente del Consiglio Provinciale di Trento, il percorso verrà presentato il prossimo ottobre: soddisfatta Gerosa, vicepresidente della Provincia, ma ancora dubbiosi vari politici, come Bisesti (Lega), Maestri (Pd), Degasperi (Onda) e Malfer (Campobase) 

In primo piano

le foto

Alluvione, la Protezione civile trentina a Modigliana con idrovore e ruspe

Sono entrati in azione con idrovore e mezzi per la gestione delle frane come pale meccaniche ed escavatori, gli operatori della Protezione civile del Trentino che nella serata di ieri hanno raggiunto l’Emilia Romagna prima che l’alluvione investisse la regione. I 24 operatori trentini - coordinati dal dirigente del Servizio prevenzione rischi e Cue Bruno Bevilacqua - stanno gestendo la situazione a Modigliana (provincia di Forlì-Cesena), piccolo comune dell'Appennino forlivese. LE FOTO (Pat)

MALTEMPO Esondano i fiumi, oltre mille sfollati per le piogge in Emilia Romagna