«Videocamere per controllare le emissioni in Acciaieria»
BORGO. Acciaieria, nella nuova Aia accolte le richieste del Comune sul monitoraggio delle emissioni. In fase di revisione dell'Aia, infatti, la Provincia ha chiesto il parere del municipio di Borgo...
BORGO. Acciaieria, nella nuova Aia accolte le richieste del Comune sul monitoraggio delle emissioni. In fase di revisione dell'Aia, infatti, la Provincia ha chiesto il parere del municipio di Borgo che a inizio gennaio ha inviato le proprie osservazioni, accolte nell'aggiornamento Aia contenuto nella delibera provinciale 44 del 25 gennaio scorso. In particolare si parla del fenomeno della cesta alta (e della cesta alta critica), quando cioè il rottame non entra in maniera corretta nella vasca di fusione, con il cesto che non fa chiudere la dog house: l'operazione di carica del forno dura 3 minuti ma in caso di cesta alta si accumula un ritardo di un paio di minuti. Il ritardo nella chiusura della dog house provoca emissioni diffuse fuggitive e sono queste al centro dell'attenzione.
«L’azienda siderurgica, in fase di revisione dell'Aia, proponeva di monitorare questi episodi procedendo a un autocertificazione, segnalando dunque tempestivamente quando avvenivano e la durata del processo. Un sistema che, nella loro proposta, era alternativo alle telecamere e altri sistemi di sorveglianza previsti nell'Aia - spiega il sindaco reggente Enrico Galvan -. Ho ritenuto di chiedere anche il mantenimento del sistema di videosorveglianza e in ciò va dato atto a Valsuganattiva in quanto le riprese dell'associazione si sono rivelate più attendibili di quelle presenti all'interno dell'acciaieria (due telecamere fisse che però non fanno registrazione notturna) in quanto tecnologicamente più precise».
Per Galvan dunque «non basta segnalare che c'è stato un problema ma ci deve essere anche un monitoraggio e in tal senso è fondamentale che le telecamere siano dislocate in un luogo ottimale, anche eventualmente esterno allo stabilimento, con riprese h24, il tutto implementato con altri sistemi di controllo del ciclo produttivo. Ovvero che ci sia un controllo periodico, semestrale, di tutta la struttura, con verifiche ed eventuali puntuali e immediati interventi di riparazione». Galvan ha chiesto poi di studiare un sistema di produzione che eviti o riduca al minimo il fenomeno della cesta alta. Entro il 31 marzo Bvs invierà ad Appa e Comune la valutazione tecnica per migliorare l'attuale sistema di videosorveglianza per quanto riguarda dislocazione e qualità delle immagini per permettono una maggior possibilità di individuare le emissioni. «E' importante per tutti, azienda compresa, che ci sia estrema chiarezza e trasparenza su ciò che succede dentro. Gli anni passati hanno scottato la comunità, non possiamo far finta di nulla. Sicuramente ora la situazione è cambiata ma va tenuta sotto controllo e ci deve essere collaborazione: trasparenza, comunicazione e sorveglianza sono elementi fondamentali», conclude. (m.c.)