VALSUGANA. Non aveva alcun porto d'armi ma in casa sua ed in altre tre abitazioni gli uomini del Corpo forestale trentino, che ha coordinato l'operazione, ed i carabinieri hanno trovato un arsenale. Il rinvenimento delle armi - fucili, una pistola, armi da guerra di varia epoca, bombe e lanciarazzi - è l'esito finale di un'indagine partita lo scorso mese di agosto, quando dal personale forestale veniva segnalato all’autorità giudiziaria un uomo, residente in Valsugana, sorpreso ad appiccare un incendio boschivo sul monte Panarotta.

Dalle perquisizioni in casa dell’uomo sono emerse armi e munizioni illegalmente detenute. Da ulteriori verifiche ed approfondimenti investigativi si è poi capito che nella disponibilità dell’indiziato potevano trovarsi altri oggetti ed armi potenzialmente efficienti e pericolosi.

Da qui ulteriori accertamenti e controlli che hanno portato, martedì scorso, al rinvenimento di tre fucili uno dei quali, di calibro 10,35 per 47mm, rinvenuto con il colpo in canna pronto all'uso. Sono stati inoltre rinvenuti una pistola calibro 22 e munizionamento di vario genere anche riconducibile ad armi da guerra. Le perquisizioni, svoltesi in tre abitazioni diverse, hanno visto in azione anche due unità cinofile dei Carabinieri del nucleo di Laives.

Particolare interessante il rinvenimento di armi da guerra di varia epoca: una ogiva carica di calibro 65 mm, una bomba da mortaio di calibro 45 mm, un razzo tipo Rocket mod. 405, un lancia granate per fucile di calibro 30 mm, 1 mina anticarro, una bomba a mano tipo Ananas, 2 due lancia razzi con relativi proiettili, 1 canna per mitragliatrice tedesca modello MG 42.

Visti i precedenti e considerato il fatto che l' uomo non è dotato di licenza per porto d' armi, si è proceduto al suo arresto ed al trasferimento nel carcere di Spini di Gardolo.